Visto dall’Italia, sembra una dialettica tutta statunitense. Andrew Cuomo, governatore dello Stato di New York, ha firmato il 24 gennaio scorso il Reproductive Health Act, legge presentata 13 anni fa, ma solamente adesso approvata. La legge consente l’aborto anche oltre la 24esima settimana, in determinate circostanze. Ma il dibattito che ne è conseguito è stato fortissimo, e ha coinvolto tutti. Anche il Cardinale Timothy Dolan.
In seguito alla firma dell’Accordo provvisorio sulla nomina dei Vescovi con la Repubblica Popolare Cinese - annunciato durante la visita del Papa in Lituania accompagnato dal Segretario di Stato, il Pontefice - ha deciso di riammettere nella piena comunione ecclesiale i Vescovi della Chiesa Patriottica ordinati senza Mandato Pontificio e quindi scomunicati latae sententiae: Mons. Giuseppe Guo Jincai, Mons. Giuseppe Huang Bingzhang, Mons. Paolo Lei Shiyin, Mons. Giuseppe Liu Xinhong, Mons. Giuseppe Ma Yinglin, Mons. Giuseppe Yue Fusheng, Mons. Vincenzo Zhan Silu e Mons. Antonio Tu Shihua, quest’ultimo deceduto il 4 gennaio 2017: prima di morire aveva espresso il desiderio di essere riconciliato con la Sede Apostolica.
L’hanno chiamata “Chiesa Universale della Nuova Gerusalemme” e l’hanno costituita il 4 ottobre 2015. È stato quello il punto di non ritorno: i gruppi di Gallinaro, riuniti attorno al culto di presunte apparizioni del Bambino Gesù ad una veggente che poi avrebbe “trasferito” le sue facoltà al genero, sono incorsi nella scomunica della Chiesa Cattolica. Non si tratta di una punizione. È semplicemente la certificazione che, costituendosi come chiesa a parte, non partecipando i sacramenti, addirittura negando gli insegnamenti del Papa e dei vescovi, quel gruppo era uscito dalla Chiesa Cattolica.