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Letture, i libri per l'estate per riposare anima e mente

Come ogni estate ritornano i vari tormentoni. Le vacanze a tutti i costi, i viaggi low cost, spiagge come allevamenti intensivi di polli, a duemila metri con le ciabattine da mare… e naturalmente i consigli di letture svuota-mente. Come se i mesi estivi dovessero per forza trasformarsi in giorni vuoti, votati alla stupidità, e alla cattiva letteratura. La mente si rinfresca davvero, anzi si rinfranca, con altri metodi, è sperimentato. Meditazione, esercizi spirituali, occhi rivolti a grandi figure mistiche, ai santi. Sì, proprio quelle che sembrano letture impegnative, faticose, invece sono più che adatte a questi  giorni estivi, propizi ad allargare i confini non solo fisici, con viaggi e vacanze, ma soprattutto quelli della mente e dell’anima.

Le Edizioni Messaggero di Padova propongono proprio una serie di letture “per rinfrescare la mente”, in questo senso lato.  Ecco allora, tra queste proposte, il libro “Impariamo a meditare” di Simone Olianti, in cui l’autore vuole aiutare il lettore  ad avvicinarsi alla pratica contemplativa e meditativa, anche se ne è a digiuno, o ne ha fatto poca e frammentaria esperienza.  Meditare  rimanda ad un verbo dalla radice e dalla tradizione molto antiche, e tutto questo non   può essere ridotto a una forma di rilassamento, a un modo per calmare l’ansia e la fatica di vivere, come superficialmente si dichiara oggi.  La meditazione non è una fuga da problemi e inquietudini, bensì un modo di vivere con consapevolezza ogni attimo e aprirsi alla dimensione spirituale. Per riscoprire, dentro se stessi, l’originaria  nostalgia per l’infinito, soffocato da troppe ansie e desideri opportunamente indirizzati dalle spinte consumistiche, mentre quel desiderio di infinito mai appagato è proprio quello  che orienta ogni vera ricerca spirituale. 

E proprio per affrontare proprio questa imprescindibile ricercare della propria e più autentica dimensione interiore, Francesco Farronato propone “Esercizi spirituali per chi cerca se stesso”. Come? Affidandosi alla parola di Dio che, passo dopo passo, riesce a smontare  ogni sicurezza e merito, ogni falso bisogno e maschere sociali, e si troverà faccia a faccia con le domande essenziali di un Dio che vuole parlare al nostro cuore messo a nudo. Vengono qui proposte, dunque, meditazioni bibliche per chi desidera scoprire spazi di riflessione e intimità con il Signore.

Ancora letture bibliche, ma in forma di fiabe, nel volume “All’ombra delle querce di Mamre”, di Davide D’Amico e Ambra Suriano, tredici fiabe della tradizione giudaica tradotte dall’ebraico da due giovani ricercatori italiani, e che  hanno come protagonisti i principali personaggi dell’Antico Testamento che vivono in mondi abitati da re, mendicanti, animali parlanti, uomini con due teste. Per scoprire il mondo meraviglioso e anche immaginifico  della Bibbia. Per ragazzi e per chi vuole tornare a possedere uno sguardo fanciullo.

Entriamo nella dimensione della spiritualità cosmica e cristiana aperta dal Cantico delle creature di Francesco d’Assisi, grazie all’illuminante libro scritto a quattro mani da padre Guidalberto Bormolini e da Davide Rondoni, con le bellissime illustrazioni di Luca Salvagno, dedicato appunto all’antica laude del santo di Assisi, che è considerato il primo, vero, grande testo letterario nella lingua volgare, da cui si evolverà l’italiano.

Un testo fondamentale, che ormai conta ottocento anni, tra preghiera, poesia, contemplazione, meditazione, in profonda connessione con la tradizione del monachesimo, degli eremiti, dei Padri della Chiesa. Un viaggio delle meraviglie, a ritroso nei secoli e nella storia personale di ciascun lettore. Imparando anche a smontare vari preconcetti e idee imposte dalle ideologie imperanti nel nostro tempo, del pensiero politicamente corretto. A partire dal concetto di natura, di cui, spiega Bormolini, i cittadini ecologisti dei nostri tempi si sono fatta un’idea romantica e di cui san Francesco spesso è stato trasformato in un alfiere. Il tutto nutrito da un pensiero new age molto superficiale e molto di moda. Ma niente di tutto questo appartiene al mondo di Francesco, al mondo medievale, al mondo della cristianità antica. La natura selvatica faceva paura, costituiva un pericolo costante; i monaci non sceglievano questo universo sconosciuto per semplice amore della solitudine e di un idilliaco rapporto con le forze benevole naturali; vi si insediavano per combattere quelle forze e dominarle, bonificarle dalle presenze demoniache che, si pensava, lì imperversavano,  addomesticarle, renderle feconde e fruttifere. Un’idea molto diversa, come si vede, dai luoghi comuni diffusi da tanto tempo e perfettamente allineati con quelle concezioni tanto in voga.

"Una poesia che unisce la lode al Creatore a quella per le creature che non sono ostacolo da disprezzare nell’amore a Lui, come pensano i catari, ma segno per comprenderLo", spiega poi  il poeta Davide Rondoni, accompagnando il lettore nella poesia senza tempo del Cantico.

 

 

G.Bormolini, D.Rondoni, Vivere il Cantico delle creature, Edizioni Messaggero PAdovs,  pp.109, euro 18

 

Simone Olianti, Impariamo a meditare, EMP, pp.160, euro 18

 

Davide D’Amico e Ambra Suriano, All’ombra delle querce di Mamre, EMP, pp.48, euro 12

 

Francesco Farronato, Esercizi spirituali per chi cerca se stesso, EMP,  pp.216, euro 16

 

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