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Tommaso da Celano, nuovi testi in attesa della canonizzazione

Tommaso da Celano è stato il grande biografo di San Francesco. Un frate non solo studioso del fondatore della famiglia spirituale cui apparteneva, ma anche amatissimo dalla sua gente in Abruzzo.

Per fare il punto delle ricerche la Pontificia Università del Seraphicum ha tenuto una giornata di studio anche per conoscere meglio la devozione a Tommaso che però non ha portato alla canonizzazione.

“La questione del culto a fra Tommaso da Celano- ha spiegato Emil Kumka OFMConv - ha la sua storia plurisecolare, testimoniata esplicitamente già dal XVI secolo. Le indagini storiche e archivistiche, svoltesi a cavallo degli anni 60 e 70 del XX secolo, hanno portato alla luce quasi 200 documenti, nati lungo i secoli, che ne testimoniano l’esistenza. Nella relazione sulla devozione al frate francescano una breve sintesi di quel lavoro, e un focus su due documenti del Cinquecento, servono da introduzione alla presentazione delle contemporanee espressioni del culto e delle celebrazioni in suo onore. Nelle due principali località legate a fra Tommaso, Tagliacozzo e Celano, si sono svolte diverse iniziative, sia liturgiche e devozionali, sia accademiche, che richiamano la popolazione alla sua memoria. La presentazione di preghiere, inni, pellegrinaggi, donazione delle reliquie, espressioni artistiche, convegni, studi, ecc., nell’arco degli ultimi cinquant’anni offre una vasta panoramica della vivacità e dell’importanza del ricordo del primo biografo di San Francesco in terra marsicana”.

Ma il processo per giungere agli onori degli altari è piuttosto complesso, come ha spiegato il professor Giuseppe Casarin, biblista e collaboratore della Postulazione dell'Ordine dei Frati Minori Conventuali che vede nel lavoro di ricerca la unica strada per arrivare alla dichiarazione delle virtù eroiche, anche se la equipollenza potrebbe essere una soluzione.

Al centro della giornata di studio, il testo "La Vita ritrovata del beatissimo Francesco" (Edizioni Biblioteca Francescana, Milano 2015) di cui ha parlato diffusamente il professor Jacques Dalarun, autore del ritrovamento del manoscritto, che si è soffermato sulle novità di questa opera.

Gli aspetti scientifici sono stati sottolineati anche da Filippo Sedda, studioso di francescanesimo che ha approfondito gli elementi inerenti il dibattito storiografico dal medioevo all'alba del XXI secolo; da don Felice Accrocca, docente di Storia del Francescanesimo alla Gregoriana, che ha messo in evidenza l'immagine di Francesco negli scritti del suo primo biografo. E ancora da fra Marco Guida (OFM) che ha affrontato un altro appassionante aspetto dell'opera di Tommaso: la figura di Chiara e della comunità di San Damiano.

La grandezza delle sue opere, certamente, ma non meno l'opera grande della sua vita" ha detto  il vescovo di Avezzano, monsignor Pietro Santoro, nel messaggio indirizzato al convegno e letto da don Ennio Grossi.

Tommaso però non scrive di se ma di Francesco per cui nelle sue opere è estremamente difficile rinvenire aspetti autobiografici, segno della sua marcata umiltà che lo fa porre deliberatamente all'ombra di Francesco, con la volontà, piuttosto, di illuminare sempre il padre serafico. D'altra parte, come ha sottolineato il professor Dalarun, è questa una delle principali virtù di Tommaso, assieme alla semplicità di espressione, pur essendo un letterato di grande spessore, e ancora alla fedeltà incessante a Francesco e al suo messaggio, tutte virtù incarnate ad altissimo livello.

Il Preside della Facoltà, fra Domenico Paoletti ha voluto ricordare come innanzitutto l’agiografia sia teologia, “Tommaso è emerso come un uomo umile che vuole che Francesco sia lodato e ammirato, un po’ come Giovanni Battista nei confronti di Gesù, tanto che ha fatto tutto il possibile perché la sua stessa vita rimanesse in ombra. Ovviamente la ricerca deve continuare, per non fermarsi alla figura di agiografo di san Francesco, bensì per rintracciare ancora elementi che portino a conoscerne la santità della vita".

Infine una notizia per i prossimi studi:  l'amministrazione comunale di Celano ha annunciato la decisione di sostenere la ricerca sulla santità di Tommaso attraverso l'istituzione di una borsa di studio che favorirà nuove ricerche sul frate celanese.

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