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Un servizio di EWTN News

Al Parlamento Europeo la mostra “Morire per l'umanità. La Famiglia Ulma"

Il 16 gennaio 2024, durante la sessione plenaria del Parlamento Europeo a Strasburgo, è stata inaugurata una mostra dedicata alla famiglia Ulma di Markowa, assassinata per aver aiutato gli ebrei durante la seconda guerra mondiale, beatificata recentemente.

Il 24 marzo 1944, nel villaggio di Markowa, nel sud-est della Polonia occupata dai nazisti accadde un fatto che sconvolse non soltanto i suoi abitanti ma tutta la regione: i gendarmi tedeschi fucilarono un’intera famiglia, gli Ulma, compresi sei bambini (il settimo era nel grembo materno) per aver nascosto ed aiutato degli ebrei. Gli Ulma sono stati dichiarati dal comitato ebraico “Giusti tra le nazioni”, mentre la Chiesa cattolica, tenendo conto del loro fervore religioso e del gesto estremo motivato dall’amore cristiano verso il prossimo, ha cominciato nel 2003 il processo diocesano di beatificazione che si è concluso con la Messa di beatificazione, il 10 settembre, nel luogo del martirio, a Markowa.

E proprio per far conoscere la storia di questi “giusti tra le nazioni” e beati anche nel cuore delle istituzioni comunitarie l’Istituto della Memoria Nazionale polacco, la sezione di Rzeszow, ha presentato una mostra nella sede del Parlamento Europeo. Come ha detto durante l’inaugurazione il dott. Mateusz Szpytma, vicepresidente dell’Istituto della Memoria Nazionale «Durante la seconda guerra mondiale, l’occupante tedesco considerava il male come bene e il bene come male. Aiutare un'altra persona era punibile. La famiglia Ulma pagò questo atto di umanità nei confronti degli ebrei con la vita di tutta la famiglia. Circa un migliaio di altri polacchi che aiutavano gli ebrei morirono in modo simile. Ma diverse decine di migliaia di ebrei sopravvissero grazie ai polacchi».

La mostra è stata aperta dal co-presidente del gruppo Conservatori e Riformisti (EKR), prof. Ryszard Legutko; erano presenti, insieme con dott. Szpytma, dott. Dariusz Iwaneczko, direttore della filiale dell'IPN di Rzeszów, don Witold Burda, postulatore del processo di beatificazione della Famiglia Ulma, e gli altri eurodeputati del gruppo Conservatori e Riformisti europei del Parlamento Europeo, tra cui Beata Kempa, Jadwiga Wisniewska, Zdzieslaw Krasnodebski. 

L’on. Kempa ha voluto sottolineare che gli Ulma, la famiglia martire, è un simbolo: «Oggi questo simbolo dell'umanità è a Strasburgo, al Parlamento Europeo. Facciamo vedere qui come i polacchi aiutavano gli ebrei, che i polacchi rischiavano non solo la vita delle singole persone ma anche delle intere famiglie per proteggere coloro che fuggivano dalla morte. Un bellissimo simbolo, una grande mostra, una grande giornata al Parlamento europeo».

Adesso, quando ci avviciniamo a celebrare la Giornata della Memoria delle vittime dell’Olocausto (il 27 gennaio) vale la pena ricordare anche tanti giusti che rischiando la loro vita tentavano ad aiutare gli ebrei a sfuggire alla morte. Per questo motivo la mostra sulla famiglia Ulma nel Parlamento Europeo diventa ancora più importante. 

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