Città del Vaticano , 17 January, 2024 / 10:05 AM
Durante i saluti in lingua italiana sono tanti i pensieri di Papa Francesco.
Il primo è per il Kurdistan iracheno sofferente. "Esprimo la mia vicinanza e solidarietà alle vittime tutte civili dell'attacco missilistico che ha colpito la zona urbana di Erbil, capitale della regione autonoma del Kurdistan iracheno, le buone relazioni tra vicini non si costruiscono con simili azioni, ma con dialogo e collaborazione", dice subito il Papa nel suo primo appello.
Poi il Medio Oriente. "A tutti chiedo di evitare ogni passo che aumenti tensione Medio Oriente e altri scenari di guerra. Non dimentichiamo i paesi che sono in guerra, l'Ucraina, non dimentichiamo la Palestina, Israele, non dimentichiamo gli abitanti della Striscia di Gaza che soffrono tanto. Preghiamo per le tante vittime della guerra, la guerra distrugge sempre, la guerra non semina amore, semina odio, la guerra è una vera sconfitta umana, preghiamo per la gente che soffre nella guerra", continua il Pontefice.
"Domani inizia la Settimana di preghiera per l’Unità dei cristiani, che quest’anno ha per tema «Ama il Signore Dio tuo... e ama il prossimo tuo come te stesso» (cfr. Lc 10,27). Vi invito a pregare, affinché i cristiani raggiungano la piena comunione", dice ancora il Papa ricordando la settimana di preghiera per l'unità dei cristiani che va dal 18 al 25 gennaio.
"Il mio pensiero va infine ai giovani, ai malati, agli anziani e agli sposi novelli. Oggi la liturgia fa memoria di Sant'Antonio Abate, uno dei padri fondatori del monachesimo. Il suo esempio vi incoraggi ad accogliere il Vangelo senza compromessi", conclude infine Papa Francesco.
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