venerdì, novembre 22, 2024 Donazioni
Un servizio di EWTN News

Papa Francesco, quando comunicate pensate sempre ai volti delle persone.

"Quanti conflitti oggi, anziché essere estinti dal dialogo, sono alimentati da notizie false o da dichiarazioni incendiarie che passano attraverso i media! Perciò è ancora più importante che voi, forti delle vostre radici cristiane e della fede quotidianamente vissuta, “smilitarizzati” nel cuore dal Vangelo, sosteniate il disarmo del linguaggio". Così Papa Francesco ha salutato una Delegazione della Società dei Pubblicisti Cattolici della Germania (Gesellschaft Katholischer Publizisten Deutschlands) nel 75° anniversario della fondazione.

Il pensiero del Papa è andato al Cammino Sinodale della Chiesa in Germania ed ha ricordato due aspetti della lettera del 2019 ai cattolici tedeschi "fondamentali per non smarrirsi".

La cura della dimensione spirituale, "ovvero il concreto e costante adeguamento al Vangelo e non ai modelli del mondo, riscoprendo la conversione personale e comunitaria attraverso i Sacramenti e la preghiera, la docilità allo Spirito Santo e non allo spirito del tempo. E poi la dimensione universale, cattolica, per non concepire la vita di fede come qualcosa di relativo solo al proprio ambito culturale e nazionale".

E in questo, dice il Papa "I  comunicatori cattolici hanno un ruolo prezioso da svolgere in tali situazioni: fornendo informazioni corrette, possono contribuire a chiarire malintesi e soprattutto ad evitare che essi sorgano, aiutando la comprensione reciproca e non le contrapposizioni". E aggiunge Francesco: "Una Chiesa che si occupa principalmente di sé stessa si ammala di autoreferenzialità.

La Chiesa, invece, è missione, e i comunicatori cattolici non possono non coinvolgersi e rimanere, per così dire, “neutrali” rispetto al messaggio che trasmettono".

Il Papa conclude con uno sguardo alla situazione dei poveri che sono anche in una nazione ricca come la Germania : "il Dio dell’amore aspetta la buona notizia della nostra carità: attende cristiani che escano e vadano verso le persone che stanno ai margini. E per questo c’è bisogno anche di comunicatori che diano risalto alle storie e ai volti di coloro a cui pochi o nessuno prestano attenzione. Quando comunicate, dunque, pensate sempre ai volti delle persone, specialmente dei poveri e dei semplici, e partite da loro, dalla loro realtà, dai loro drammi e dalle loro speranze, anche se farlo vuol dire andare controcorrente, e consumare le suole delle scarpe!".

 

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