Città del Vaticano , 28 October, 2023 / 6:00 PM
E così questa sera sapremo che cosa hanno fatto i partecipanti al Sinodo in un mese. Forse. Perché il testo di sintesi di circa 40 pagine di cui sono state ad arte diffuse bozze, viene votato in queste ore con uno slancio finale come se non si fossero fatti bene i conti dei tempi.
Un testo che, va ricordato, non cambia nulla nella vita della Chiesa. Non solo perché il Sinodo ha un valore consultivo e poi decide il Papa. Ma perché è una prima tappa, come hanno ripetuto gli organizzatori che questa sera lo presentano alla stampa, in una conferenza che si svolge alle 20. Un tempo i lavori si chiudevano saggiamente con la mattina di sabato per lasciare a tutti il tempo di lavorare.
Il documento viene comunque votato paragrafo per paragrafo, con un voto diverso da quello sinodale che prevede delle sfumature. Dal "placet, non placet, placet iuxta modum", si passa al "yes" e "no". La Chiesa si adegua al mondo. Ma lo fa solo nella forma esteriore o vuole farlo anche nella sostanza? La domanda dei fedeli è solo questa. Perché nessuna sa davvero cosa significa"sensus fidelium" nei fatti. Se tutti i fedeli pensassero che l'aborto non è peccato non lo sarebbe? E perché il Papa nel suo intervento al Sinodo è stato così veemente contro chi maltratta il Popolo di Dio? A cosa si riferiva veramente? Il Papa ha parlato nella sua lingua madre, con frasi come:"Quando i ministri eccedono nel loro servizio e maltrattano il popolo di Dio, sfigurano il volto della Chiesa con atteggiamenti machisti e dittatoriali".
Fa riferimento al capitolo 12 della Lumen Gentium, ma ne cita solo una parte, correndo il rischio di fraintendimenti. Uno stile perfettamente gesuita. Con una reprimenda ai sacerdoti, che però non sono solo come li descrive Francesco. Ma attenzione, non bisogna confondere lo stile latinoamericano del Papa argentino, con una volontà di cambiare la Tradizione, il Vangelo, i Sacramenti. E lo si capisce ogni volta che viene interrogato su una questione specifica. Che sia l' aborto o il sacerdozio femminile o il "matrimonio" gay.
E torniamo alla questione iniziale: a cosa servirà questo documento di 40 pagine? Forse a fornire un metodo di lavoro per le prossime assemblee ecclesiali ? E cosa ne farà Papa Francesco visto che si tratta di una tappa intermedia? Lo scopriremo con il tempo mettendo a frutto questo concetto di "ascolto" e di "conversazione nello Spirito" di pura scuola ignaziana.
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