Città del Vaticano , 14 September, 2023 / 2:00 PM
Il professor Vincenzo Buonomo è nominato dal Papa suo delegato per la Pontificia Università Urbaniana, con tutti i poteri del rettore e l’incarico di aiutare nella riforma e nell’adeguamento degli Statuti. Termina, invece, il mandato di padre Bernard Ardura come presidente del Pontificio Comitato di Scienze Storiche, incarico che ricopriva dal 2009. Padre Ardura ha compiuto 75 anni e ha presentato la rinuncia per ingravescentem aetatem. Al suo posto, padre Marek Inglot, che dal 2015 era membro del Comitato.
La Pontificia Università Urbaniana
Non è un cambio della guardia traumatico, quello che avviene alla Pontificia Università Urbaniana. Il rettore, padre Leonardo Sileo, ha guidato l’università dei missionari per un triennio dal 2017 al 2020, ed è poi stato riconfermato per un altro triennio nel 2021. Lascia con un anno di anticipo, ma nel mezzo di una generale riforma delle università pontificie.
Lo stesso Papa Francesco, nella lettera inviata al nuovo rettore della Pontificia Università Lateranense, padre Alfonso Amarante, aveva sottolineato la necessità di riforma, e aveva detto che il suo compito comprendeva “l’inserimento dell’Università Lateranense nel processo, da me voluto e coordinato dal Dicastero per la Cultura e l’Educazione, in vista della riorganizzazione delle Istituzioni Accademiche Pontificie Romane”.
Se questo è uno degli obiettivi, è anche vero che la Pontificia Università Urbaniana è legata a doppio filo a quella che era la Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, e che ora è il Dicastero per l’Evangelizzazione.
Nel suo decreto di nomina, Papa Francesco fa riferimento proprio agli articoli riguardanti la missione del dicastero nella Praedicate Evangelium, sottolineando che è stata “ravvisata la necessità di adeguare alle esigenze del tempo presente il servizio e la funzione dell’Università Urbaniana chiamata a concorrere all’azione missionaria della Chiesa bisognosa di crescere nell’interpretare la Parola rivelata e nella comprensione della verità anche attraverso un’attività accademica, culturale e scientifica per formare quanti sono chiamati a cooperare all’annuncio del Vangelo, all’approfondimento della vita di fede e al governo nei territori di prima evangelizzazione”.
Altro documento di riferimento è la Costituzione Apostolica Veritatis Gaudium, che aveva dato le linee guida dell’Educazione Cattolica. Si devono, dunque, adeguare gli Statuti e i regolamenti e si deve adeguare l’organizzazione amministrativa alla normativa vigente per gli Enti della Santa Sede”.
Da qui, la decisione di nominare il professor Vincenzo Buonomo con suo delegato “al quale – si legge nella lettera - conferisco anche l’autorità e i poteri di Rettore Magnifico, affinché provveda a quanto necessario per garantire che l’Università Urbaniana assicuri un qualificato apporto alla ricerca teologica e nelle altre discipline, una formazione sempre più feconda delle nuove generazioni e un insegnamento autorevole in grado di dare risposte alla Chiesa e al mondo contemporaneo”.
Papa Francesco specifica che “il Delegato eserciterà il suo mandato in accordo con il Gran Cancelliere e i Superiori della Sezione per la prima evangelizzazione e le nuove Chiese particolari del Dicastero per l’Evangelizzazione, riferendo direttamente a me per le questioni di maggiore rilevanza”.
Il professor Buonomo inizia il suo incarico a partire dall’1 ottobre 2024.
Il nuovo presidente del Pontificio Comitato di Scienze Storiche
L’ultimo lavoro firmato dal Pontificio Comitato di Scienze Storiche con padre Bernard Ardura come presidente è il volume “Diplomazia, Religione, Nazioni”, in uscita per i tipi della LEV. Padre Ardura ha compiuto 75 anni, e lascia l’incarico. Al suo posto, padre Marek Inglot, che era diventato membro del Comitato già nel 2015.
In quell’anno, dopo la visita del presidente polacco Andrzej Duda in Vaticano, padre Inglot era stato insignito dal presidente stesso della Croce degli Ufficiali dell’Ordine della Rinascita della Polonia. Un riconoscimento, verso lo storico gesuita, dovuto anche al suo lavoro nel portare alla luce eventi della storia polacca, con una particolare prospettiva ecclesiastica.
Decano della Facoltà di Storia e Beni Culturali della Chiesa presso la Pontificia Università Gregoriana – nominato nel 2016 per un triennio, e riconfermato nel 2019 per altri tre anni – padre Inglot ha legato il suo nome soprattutto al libro “La Compagnia di Gesù nell’impero russo e la sua arte nella restaurazione generale della compagnia (1772 – 1820)”, tradotto anche in italiano. Tra le sue ricerche, anche quelle sul gesuita polacco Karol Antoniewicz (1807 – 1852), che fu rivoluzionario durante i moti del 1830-1831 e, dopo aver visto la morte della moglie e dei figli, entrò nella compagnia di Gesù.
Di certo, padre Inglot è conosciuto per la sua perizia nella ricerca negli archivi della società religiose, dove insegna un corso sulle “Fonti Bibliografiche per la conoscenza degli ordini religiosi”.
Il Pontificio Comitato di Scienze Storiche è stato fondato il 7 aprile 1953 da Papa Pio XII, come continuazione della Commissione cardinalizia per gli studi storici fondata da Papa Leone XIII nel 1883.
La commissione fondata da Leone XIII aveva il mandato di contribuire allo sviluppo e alla corretta utilizzazione delle scienze storiche. La Santa Sede, nel 1938, aderì poi al Comitato Internazionale di Scienze Storiche. Il comitato si concentra in particolare sul patrimonio archivistico ecclesiastico, specialmente agli archivi vaticani, e ha anche il compito di rivedere i dati storici dell’Annuario Pontificio e di comporre il martirologio.
Nei sessant'anni di vita del Comitato si sono succeduti alla sua presidenza illustri personalità delle scienze storiche ecclesiastiche: Pio Paschini (1954 – 1962), Michele Maccarrone (1963 – 1989), Victor Saxer (1989 – 1998), Walter Brandmüller (1998-2009) e Bernard Ardura (2009).
Finora si contano circa novanta Membri, prescelti per le loro speciali competenze dalle numerose Università pontificie, ecclesiastiche, cattoliche e civili dei vari continenti.
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