Città del Vaticano , 30 August, 2023 / 1:00 AM
"Il 10 settembre, alle 13:30, ora di Roma, si terrà la Divina Liturgia Gerarchica presso la Basilica di San Pietro in Vaticano, presieduta da Sua Beatitudine Sviatoslav Shevchuk in concelebrazione con i vescovi del Sinodo della Chiesa Greco-Cattolica Ucraina. Con il servizio congiunto, i vescovi dell'UGCC di tutto il mondo concluderanno i lavori del Sinodo e celebreranno il 400° anniversario del martirio di San Giosafat".
Il prossimo 6 settembre il Sinodo della Chiesa greco-cattolica ucraina si incontrerà con il Santo Padre. La plenaria del Sinodo si terrà a Roma dal 3 al 13 settembre, riunendo tutti i vescovi della Chiesa greco-cattolica ucraina nel mondo presso il Collegio ucraino di San Giosafat. Tema del Sinodo sarà “L’accompagnamento pastorale e la cura delle ferite di guerra”.
Il comunicato ufficiale della Chiesa Greco Cattolica spiega anche che "Sua Beatitudine Sviatoslav Shevchuk, Capo e Padre della Chiesa greco-cattolica ucraina, ha sottolineato che “la decisione dei nostri vescovi di unirsi nel corpo sinodale a Roma, oltre ad essere stata dettata dalla guerra in Ucraina, è motivata dal grande desiderio dei vescovi ucraini di esprimere di nuovo l’apprezzamento della comunione al seno della Chiesa universale”.
Il Sinodo inizia il 3 settembre con la Liturgia alle ore 10.00 nella Basilica ucraina di Santa Sofia.
Poi l'incontro con il Papa e la Divina Liturgia all’altare della Cattedra della Basilica di San Pietro con la partecipazione del Cardinale Sandri, prefetto emerito del Dicastero delle Chiese Orientali.
Al sinodo saranno relatori il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano; il cardinale Kurt Koch, prefetto per il Dicastero per la Promozione dell’Unità dei Cristiani; l’arcivescovo (e cardinale preconizzato) Claudio Gugerotti, prefetto del Dicastero per le Chiese Orientali; il Cardinale Matteo Zuppi, presidente della Conferenza Episcopale Italiana e inviato speciale del Papa per la pace in Ucraina.
La notizia si collega alla recente polemica scatenata per una frase che Papa Francesco ha pronunciato "a braccio" nell'incontro con i giovani russi riuniti per pregare. Queste le parole del Papa: "Non dimenticatevi dell'eredità. Voi siete eredi della grande Russia: la grande Russia dei santi, dei re, la grande Russia di Pietro il Grande, Caterina II, quell'impero russo grande, colto, di tanta cultura, di tanta umanità."
Che la Russia abbia un grande tradizione culturale nessuno può negarlo. Possiamo forse dire che non è stato "politicamente prudente" dirlo in questo momento storico? Forse. Ma il Papa parlava ai giovani russi.La polemica si è scatenata anche all'interno della Chiesa.
Quella del patriarca Greco cattolico come quella del presidente della Conferenza episcopale della Chiesa cattolica latina in Ucraina Vitalij Skomarovskyi che il 30 agosto scrive: "“Come Chiesa e società ucraina, rifiutiamo e consideriamo inaccettabile qualsiasi manifestazione di sostegno alla ‘Russkij mir’ che tanto dolore e sofferenza ha portato alla nostra terra e alle nostre famiglie" E aggiunge: "Tenendo conto e ricordando tutto ciò che Papa Francesco ha fatto e sta facendo per l’Ucraina, non abbiamo dubbi sul suo sostegno al nostro popolo. Esprime questo sostegno costantemente e ad alta voce, non permettendo al mondo di dimenticare la sofferenza del popolo ucraino. Siamo convinti che tali malintesi siano causati dalla mancanza di un dialogo adeguato tra il Papa e l’Ucraina, a livello ecclesiastico e diplomatico. Ci auguriamo che la reazione della società ucraina alle suddette parole aiuti a correggere la situazione adesso e a evitare malintesi in futuro".
Il Papa continua a pregare per la popolazione e a lavorare per la pace.
Intanto il fatto è che dal 3 al 13 settembre la Chiesa Ucraina cattolica di rito greco sarà riunita a Roma per il suo Sinodo, incontrerà il Papa e il 10 celebrerà la messa a San Pietro.
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