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Un servizio di EWTN News

Il Papa: "I discepoli hanno visto con i loro occhi la bellezza, un anticipo di paradiso"

Nell'Angelus di oggi Papa Francesco parla della Liturgia odierna: il Vangelo della Trasfigurazione: "Gesù porta con sé, sul monte, Pietro, Giacomo e Giovanni, e si rivela a loro in tutta la sua bellezza di Figlio di Dio".

In Piazza San Pietro il Papa commenta: "Fermiamoci un momento su questa scena e chiediamoci: in che cosa consiste questa bellezza? Cosa vedono i discepoli? Un effetto spettacolare? No, non è questo. Vedono la luce della santità di Dio risplendere nel volto e nelle vesti di Gesù, immagine perfetta del Padre. Ma Dio è Amore, e dunque i discepoli hanno visto con i loro occhi la bellezza e lo splendore dell’Amore divino incarnato in Cristo. Un anticipo di paradiso. Che sorpresa per i discepoli! Avevano avuto sotto gli occhi per tanto tempo il volto dell’Amore, e non si erano mai accorti di quanto fosse bello!".

"Gesù, in realtà, con questa esperienza li sta formando, li sta preparando a un passo ancora più importante. Di lì a poco, infatti, dovranno saper riconoscere in Lui la stessa bellezza, quando salirà sulla croce e il suo volto sarà sfigurato. Pietro fatica a capire: vorrebbe fermare il tempo, mettere la scena in “pausa”, stare lì e prolungare questa esperienza meravigliosa; ma Gesù non lo permette. La sua luce, infatti, non si può ridurre a un momento magico”!", aggiunge ancora Papa Francesco.

Prima della preghiera mariana il Pontefice ribadisce ancora "che la bellezza di Gesù non aliena i discepoli dalla realtà della vita, ma dà loro la forza di seguire Lui fino a Gerusalemme, fino alla croce".

"Fratelli e sorelle, questo Vangelo traccia anche per noi una strada: ci insegna quanto è importante stare con Gesù, anche quando non è facile capire tutto quello che dice e che fa per noi. È stando con Lui, infatti, che impariamo a riconoscere, sul suo volto, la bellezza luminosa dell’amore che si dona, anche quando porta i segni della croce", ne è convinto il Papa.

Francesco chiede: "Sappiamo riconoscere la luce dell’amore di Dio nella nostra vita? La riconosciamo con gioia e gratitudine nei volti delle persone che ci vogliono bene?".

Subito dopo la recita dell'Angelus il Papa passa ai consueti saluti. "In questi giorni andava spesso il mio pensiero alle vittime dell'incidente ferroviario in Grecia, molti erano giovani studenti, prego per i defunti e sono vicino ai feriti e famigliari, la Madonna li conforti", dice il Papa.


Poi pensa al dolore nelle acque di Cutro a Crotone, "prego per le vittime del naufragio". "Manifesto il mio apprezzamento alla popolazione locale e alle istituzioni per l'accoglienza di questi fratelli e sorelle. I trafficanti di essere umani siano fermati, non continuino a disporre della vita di tanti innocenti, le limpide acque del Mediterraneo non siano più insaguinate da drammatici incidenti, che il Signore ci dia la forza di capire e di piangere", l'appello forte del Pontefice seguito da qualche secondo di silenzio.

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