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Tre gesuiti e un Papa danno i loro nomi a quattro asteroidi

Tre astronomi della Specola Vaticana e un Papa legato alla Specola hanno ora degli asteroidi che portano il loro nome.

Il 7 febbraio 2023 il gruppo di scienziati preposto a dare i nomi a piccoli corpi celesti dell’Unione Astronomica Internazionale ha pubblicato l’ultima serie di asteroidi con un nome, che comprende: • 562971 Johannhagen — in onore di P. Johann Hagen (1847-1930) della Compagnia di Gesù (S.J.) e direttore della Specola Vaticana dal 1906 al 1930. • 551878 Stoeger — in onore di P. Bill Stoeger, S.J. (1943- 2014), cosmologo e teologo della Specola Vaticana. • 565184 Janusz — in onore di P. Robert Janusz, S.J. (nato nel 1964), attualmente dello staff della Specola. • 560974 Ugoboncompagni — in onore di Ugo Boncompagni (1502-1585), Papa Gregorio XIII, che diresse la riforma del calendario e diede inizio alla tradizione degli astronomi e degli osservatori papali.

Egli incaricò l’astronomo P. Christopher Clavius, S.J. (che ha anche un asteroide che porta il suo nome - 20237 Clavius) di lavorare al progetto del calendario. Egli poi scrisse il libro in cui spiegava quello che oggi è chiamato il calendario “gregoriano”, usato, oggi, in tutto il mondo.

I quattro asteroidi, o “pianetini”, hanno tutti legami con la Compagnia di Gesù - i “Gesuiti”. Oltre trenta asteroidi portano oggi il nome di gesuiti. Alcuni sono Gesuiti di secoli fa, come Clavius, o p. Giovanni Battista Riccioli (1598-1671), che sviluppò il sistema di nomenclatura lunare usato ancora oggi. (Ad esempio, quando la missione Apollo 11 atterrò nel “Mare della Tranquillità” lunare, il nome “Tranquillità” derivava da Riccioli). Alcuni, come Janusz, sono gesuiti che lavorano ancora oggi. Poiché per secoli i gesuiti hanno viaggiato molto, questi oltre trenta asteroidi rappresentano diverse parti del mondo, come le Filippine (4866 Badillo), il Paraguay (6438 Suarez), la Cina (31124 Slavicek), la Repubblica Democratica del Congo (23443 Kikwaya) e l’Argentina (2490 Bussolini).

Secondo l’IAU, l’assegnazione di un nome particolare a un determinato asteroide (pianeta minore) avviene attraverso un processo che, in alcuni casi, può durare decenni. Quando viene scoperto un nuovo pianeta minore, gli viene assegnata una denominazione provvisoria, basata sulla data di scoperta, come “2002 LM60”. Quando l’orbita dell’oggetto è determinata in modo tale che la sua posizione possa essere prevista in modo affidabile in un lontano futuro (in genere dopo che è stato osservato quattro o più volte quando si avvicina alla Terra), gli è assegnato un numero definitivo, emesso in successione dal Centro dei Pianeti Minori della IAU, come “4179”. A questo punto il suo scopritore è invitato a suggerirgli un nome. Non sono ammessi nomi di animali domestici o nomi di natura commerciale. I nomi di individui o eventi noti principalmente per ragioni politiche o militari non possono essere utilizzati fino a 100 anni dopo la morte dell’individuo o della data dell’evento. I diritti di denominazione non possono essere acquistati. I nomi proposti vengono giudicati dal WGSBN, composto da quindici astronomi professionisti di tutto il mondo con interessi di ricerca legati ai pianeti minori e alle comete. Le ricerche robotizzate hanno scoperto migliaia di nuovi asteroidi, per cui il WGSBN deve limitare il numero di quelli che ricevono un nome formale. Pertanto, la maggior parte degli asteroidi riceve solo una designazione numerica.

Gli asteroidi Johannhagen, Stoeger e Janusz si aggiungono a molti altri già nominati da astronomi della Specola Vaticana, tra cui 302849 Richardboyle, 119248 Corbally, 14429 Coyne, 4597 Consolmagno, 23443 Kikwaya e 11266 Macke.

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