Il telescopio vaticano a tecnologia avanzata (VATT) situato sul monte Graham in Arizona (USA) è stato dotato di un nuovo sistema di controllo automatizzato
“Vi state confrontando sugli ultimi interrogativi posti dalla ricerca scientifica in cosmologia: i differenti risultati ottenuti nella misura della costante di Hubble, l’enigmatica natura delle singolarità cosmologiche e l’attualissimo tema delle onde gravitazionali. La Chiesa è attenta a tali ricerche e le promuove, perché esse scuotono la sensibilità e l’intelligenza degli uomini e delle donne del nostro tempo”. Lo ha detto il Papa, stamane, ricevendo i partecipanti al II Convegno della Specola Vaticana in memoria di George Lemaître.
Il 21 giugno prossimo appuntamento ad Albano Laziale per una serata in compagnia delle stelle grazie agli scienziati della Specola Vaticana. E' solo una delle possibilità
Papa Francesco ha inviato un messaggio ai partecipanti alla Scuola Estiva di Astrofisica della Specola Vaticana. “Negli ultimi tempi siamo tutti affascinati dalle grandi scoperte sull’universo che gli astronomi ci offrono. Le meravigliose immagini inviate dal nuovo telescopio spaziale James Webb ci lasciano stupefatti; e quando l’Osservatorio Vera Rubin sarà operativo promette di farci vedere come l’universo cresce e cambia di fronte ai nostri occhi”, dice subito il Pontefice.
Un mese per studiare le stelle per ventiquattro studenti provenienti da oltre venti nazioni per la Scuola estiva di astronomia e astrofisica della Specola Vaticana (VOSS) del 2023.
La Specola Vaticana presenta il tour virtuale della mostra della sua storia presente presso l’edificio delle cupole nelle Ville Pontificie (Cupole Barberini) e degli storici telescopi nello stesso edificio e sul tetto del Palazzo Pontificio di Castel Gandolfo (Cupole del Palazzo Pontificio).
Gli astronomi dell’Istituto Leibniz per l’Astrofisica di Potsdam (AIP) e della Specola Vaticana (SP) hanno collaborato per effettuare un’indagine spettroscopica su più di 1000 stelle luminose che si sospetta possano ospitare esopianeti propri. Il “team” - che comprende gli astronomi del SP P. Paul Gabor, S.J., P. David Brown, S.J., e P. Chris Corbally, S.J., e l’ingegnere della SP Michael Franz - presenta ora i valori precisi di 54 parametri spettroscopici per ogni stella nel primo, di una serie di articoli, sulla rivista Astronomy & Astrophysics e rende pubblici tutti i dati alla comunità scientifica. A raccontare questa notizia è un comunicato stampa del Vatican Observatory .
Tre astronomi della Specola Vaticana e un Papa legato alla Specola hanno ora degli asteroidi che portano il loro nome.
A poco più di cento anni dalla morte riscopriamo la figura dell’oratoriano padre Giuseppe Lais (1845-1921). In tempi non semplici egli è stato fedele alla duplice vocazione di sacerdote e di scienziato.
Martedì 7 febbraio, alle ore 18,30, alla Chiesa Nuova di Roma, gli astrofisici della Specola Vaticana Matteo Galaverni e Giuseppe Koch presenteranno la vita e l’attività di ricerca scientifica dell’oratoriano padre Giuseppe Lais. Un prete tra le stelle, colui che osservò e fotografò la cometa di Halley e mai si sottrasse alla potenza della scienza.
Con gli occhi costantemente rivolti al cielo per comprendere le ragioni della vita e cercare il dito di Dio nella creazione, gli astronomi vaticani non possono che essere “entusiasti” delle immagini che vengono dal telescopio James Webb. E lo dicono a chiare lettere, in una nota diffusa da fratel Guy Consolmagno, direttore della Specola Vaticana.
Nel giugno del 2023, venticinque giovani astronomi da tutto il mondo si ritroveranno presso la sede della Specola Vaticana a Castel Gandolfo per una Scuola Estiva intensiva di Astrofisica di quattro settimane.
Lo scorso 15 aprile la rivista Physical Review
“Padre Coyne ha promosso il dialogo tra scienza e teologia al massimo livello.
“Quando vedo i tuoi cieli, opera delle tue dita, la luna e le stelle che hai fissato, che cos'è mai l'uomo perché di lui ti ricordi, il figlio dell'uomo, perché te ne curi?” Queste parole del salmo 8 sono la guida di un gruppo di una quindicina di astronomi che lavorano per il Papa.
Padre Sabino Maffeo è stato per anni il direttore della Specola Vaticana. Nel 2018 si è dedicato soprattutto ad organizzare convegni di studio su Padre Angelo Secchi nato esattamente 200 anni fa.
“Quando vedo i tuoi cieli, opera delle tue dita, la luna e le stelle che hai fissato, che cos'è mai l'uomo perché di lui ti ricordi, il figlio dell'uomo, perché te ne curi?” Queste parole del salmo 8 sono la guida di un gruppo di una quindicina di astronomi che lavorano per il Papa.
Come curare e gestire meteoriti e campioni extraterrestri? Se ne discute all’Osservatorio Astronomico Vaticano, la Specola, per un seminario che è il primo nel suo genere e che sarà ospitato nei Giardini della Residenza Papale di Castel Gandolfo dal 10 al 13 settembre.
“E' solo lavorando insieme, in squadra, che potete dare un senso a tutte queste nuove informazioni. L’universo è immenso e, man mano che cresce la nostra comprensione di esso, aumenta anche la necessità di imparare a gestire il flusso di informazioni che ci giungono da tante fonti”. Lo ha detto il Papa, stamane, ricevendo in udienza i partecipanti alla Scuola estiva di Astrofisica promossa dalla Specola Vaticana.
Prima di partire per Fatima, Papa Francesco incontra i membri della Specola Vaticana, riuniti in una conferenza su “Buchi Neri, Onde Gravitazionali e Singolarità dello Spazio-Tempo” a Castel Gandolfo. E, guardando all’universo, fa risuonare la domanda del salmista: “Che cosa è l’uomo perché te ne curi?” e sottolinea che il caso non spiega l’esistenza dell’universo.