Città del Vaticano , 21 January, 2023 / 2:00 PM
Non è nei comunicati ufficiali che fanno seguito alla visita del presidente di Ecuador a Papa Francesco, ma il fatto che l’Ecuador sarà chiamato ad ospitare il prossimo Congresso Eucaristico Internazionale lo rende un Paese particolarmente cruciale nello scacchiere della Santa Sede in America Centrale. Perché nel 2024 saranno 150 anni che l’Ecuador è stato consacrato al Sacro Cuore di Gesù. E perché dall’Ecuador il Papa potrebbe lanciare anche un messaggio di riconciliazione per una America Centrale e Meridionale che mai come in questi tempi vive situazioni difficili.
Si iscrive in questa cornice la visita che il presidente Guillermo Lasso Mendoza ha fatto a Papa Francesco e ha poi continuato, come di consueto in Segreteria di Stato dove si è incontrato con il Cardinale Piero Parolin, Segretario di Stato vaticano, e con l’arcivescovo Paul Richard Gallagher, segretario per i Rapporti con Gli Stati e le Organizzazioni Internazionali.
Molto lungo l’incontro tra il presidente (eletto nel 2021, e per la prima volta in visita da Papa Francesco) e il Papa, che hanno conversato per cinquanta minuti. Papa Francesco ha donato una maiolica raffigurante la costruzione della nuova Basilica di San Pietro; i volumi dei documenti papali; il Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace di quest’anno; il Documento sulla Fratellanza Umana; il libro sulla Statio Orbis del 27 marzo 2020, a cura della LEV.
Lasso Mendoza ha invece regalato un ritratto della Madonna di Guadalupe realizzato da un minore detenuto per reati e in fase di riabilitazione; una sciarpa in alpaca con materia prima estratta da animale non sacrificato; e un colibrì in metallo realizzato da artigiani locale, come regalo personale della 'primera-dama'.
L’Ecuador è già sicuro che il Papa sarà a Quito nel 2024, sebbene è ancora tutto da definire. Secondo il comunicato della Sala Stampa della Santa Sede, presidente e Segretario di Stato vaticano hanno dialogo sul contributo (apprezzato) che la Chiesa offre nell’ambito dell’educazione, della salute, della promozione dei valori umani e spirituali e nel campo delle attività caritative, sottolineando l’importanza di un dialogo sincero e permanente tra la Chiesa e lo Stato per affrontare le sfide fondamentali della società”.
Inoltre – continua la Segreteria di Stato - c’è stato un fruttuoso scambio di vedute sulla situazione politica e sociale della Regione, con attenzione agli sforzi miranti a favorire lo sviluppo e a promuovere la pace e ci si è soffermati su alcuni temi di comune interesse quali la tutela della vita, la cura dell’infanzia, la riforma
del sistema penitenziario, il rispetto delle popolazioni indigene e della loro cultura, nonché la protezione dell’ambiente”.
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