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La preghiera al Sacro Cuore di Gesù di P. Felice Cappello

Padre Felice Maria Cappello, gesuita e professore presso la Pontificia Università Gregoriana, è stato un devoto religioso ed un grande studioso. 

Ha amato la Chiesa ed il Popolo di Dio tanto da donarvi la propria esistenza ed i moltissimi talenti ricevuti, prima come sacerdote diocesano e poi come religioso. 

Nato a Caviola nel 1879 e scomparso nel 1962, la sua vita è stata tutta e solo servizio e donazione. Docente di diritto canonico ha insegnato che i principi sono più importanti di ogni soluzione e che la persona è al centro del sistema giuridico.  

Sacerdote, dal 20 marzo 1902, dopo un periodo di meditazione interiore, sente la chiamata ad entrare in Compagnia di Gesù: una notte passata in preghiera a Lourdes gli apre la strada verso l’istituto di Sant’Ignazio di Loyola. 

Scrittore fecondissimo, del religioso restano moltissimi articoli e testi di diritto canonico e morale. 

Il corpo riposa nella chiesa di Sant’Ignazio di Loyola a Roma, nella quale per oltre trent’anni è stato confessore e padre per i tanti che bussavano alla porta del suo cuore. 

Tantissimi soccorsi nelle necessità, spirituali e materiali, ne ricordano il tratto e la bontà. 

Dal 1980 è in corso il processo di canonizzazione. 

Grande innamorato del Sacro Cuore, tra i suoi scritti è stata trovata questa preghiera che rappresenta un atto di consacrazione.  

La preghiera, celebrata per devozione privata, è segno dell’amore di Dio per l’umanità ed è risposta alle molte incognite che, alle volte, la vita può offrire. 

Eccola: 

Il tuo Cuore, o Gesù, è l’asilo di pace, 

il soave rifugio nelle prove della vita, 

il pegno sicuro della mia salvezza. 

A te mi consacro interamente, senza riserve, per sempre. 

Prendi possesso, o Gesù, del mio cuore, della mia mente, 

del mio corpo, dell’anima mia, di tutto me stesso. 

I miei sensi, le mie facoltà, i miei pensieri ed affetti sono tuoi. 

Tutto ti dono e ti offro; tutto appartiene a te. 

Signore, voglio amarti sempre più, voglio vivere e morire di amore. 

Fa’, o Gesù, che ogni mia azione, ogni mia parola, 

ogni palpito del mio cuore siano una protesta d’amore; 

che l’ultimo respiro sia un atto 

di ardentissimo e purissimo amore per te. 

(La storia continua sotto)

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