Bangui, 29 November, 2015 / 7:45 PM
Dopo aver aperto la Porta Santa della Cattedrale di Bangui e celebrato la Messa, Papa Francesco ha incontrato sul Sagrato i giovani della Repubblica Centrafricana.
“Il vostro amico che ha parlato - ha detto Francesco a braccio - ha spiegato che il vostro simbolo è il banano: simbolo di vita che da frutti con tanta energia alimentare. Il banano è resistente. Io penso che cio’ dice chiaramente la strada che vi è proposta in questo momento di guerra, odio, divisione: la strada della resistenza. Il vostro amico diceva che alcuni di voi vogliono andarsene. Fuggire alle sfide della vita non è mai una soluzione. E’ necessario resistere, avere il coraggio della lotta per il bene. Chi fugge non ha il coraggio di dare vita. Il banano dà la vita e continua a darne perché resiste, perché rimane. Ma cosa possiamo fare? Come si fa a resistere? Io vi dirò due o tre cose che forse saranno utili per resistere. Prima di tutto la preghiera. La preghiera è poderosa. La preghiera vince il male, ci avvicina a Dio Onnipotente. Voi pregate? Non dimenticate di pregare. Secondo, lavorare per la pace. E la pace non è un documento che si firma e resta lì. La pace si fa ogni giorno. La pace è un lavoro artigianale, si fa con le mani. Si fa con la propria vita. Come posso essere artigiano di pace? Non odiare mai! E se noti fa male, cerca di perdonare. Niente odio. Molto perdono! E se tu non hai odio nel cuore, se perdoni, sarai un vincitore della battaglia più difficile della vita: vincitore nell’amore. E per l’amore viene la pace. Volete essere sconfitti o vincitori nella vita? Si vince solo sulla strada dell’amore. Si può amare il nemico! Si può perdonare chi ti ha fatto male. Così con l’amore e il perdono voi sarete vincitori. Con l’amore sarete vincitori nella vita e darete sempre vita. L’amore mai vi farà sconfitti. Vi auguro il meglio, pensate al banano, pensate alla resistenza davanti alle difficoltà. Fuggire, andarsene non è una soluzione. Voi dovete essere coraggiosi. Coraggiosi nel perdono, nell’amore, nel fare la pace. Sono molto contento di trovarmi con voi, oggi abbiamo aperto questa Porta, questo significa la porta della misericordia di Dio. Fidatevi di Dio perché è misericordioso, è Amore, è capace di darci la pace. E per questo vi ho detto di pregare. E’ necessario pregare per non odiare, per resistere e per essere artigiani di pace. Grazie della vostra presenza. E adesso vi chiedo anche di pregare per me perché possa essere un buon vescovo, un buon Papa. Promettete di pregare per me! Ora vi benedirò, chiedendo al Signore di darvi amore e pace.”
Al termine del discorso, Papa Francesco è entrato in Cattedrale per confessare alcuni giovani.
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