Piacenza, 15 December, 2022 / 6:00 PM
“Il nostro sguardo al Presepe non si ferma a Betlemme, ma contempla anche l’arrivo dei Magi, che ci ricorda l’universalità della salvezza, e anche la successiva fuga in Egitto della famiglia di Gesù, che ci pone di fronte all’incomprensione, alla chiusura, alla violenza nei confronti di uomini in fuga che segnano anche il Natale, di ieri come di oggi”. Lo ha detto Mons. Gian Carlo Perego – Arcivescovo di Ferrara-Comacchio e Presidente di Migrantes – celebrando il 10 dicembre scorso la Messa per i delegati di Migrantes Emilia-Romagna a Piacenza, diocesi guidata nel secolo scorso da San Giovanni Battista Scalabrini, che spese la sua vita per i migranti.
“La vita pastorale di San Giovanni Battista Scalabrini – ha sottolineato il presule - è stata caratterizzata da un cuore di padre, di pastore, che lo hanno reso attento non solo ai figli vicini, ma anche a quelli lontani, emigranti. Il fuoco dello Spirito animava anche la sua azione pastorale, la cui ricchezza, da sacerdote e da Vescovo, può essere sintetizzata attorno alla virtù della carità, coniugata in diversi modi, come inciso sul suo pastorale: Charitatis potestas. Anzitutto la carità pastorale”.
“Accanto alla carità pastorale – ha proseguito Monsignor Perego - emerge la carità intellettuale che vede al centro l’impegno di Scalabrini per la catechesi e il catechismo, rivisto guardando alla Scrittura e alla Tradizione, e per la formazione dei catechisti da parroco e da vescovo”. I
“Infine – ha detto ancora il presule - la carità sociale”. L’impegno di Scalabrini “per le categorie più disagiate: un impegno che coniuga carità e giustizia, assistenza e tutela dei diritti. L’impegno sociale si unirà all’impegno per la cura dei malati, in particolare i sordomuti. Un impegno che lo porterà a preparare alcuni sacerdoti per la cura dei migranti, fino a fondare i Missionari di San Carlo Borromeo, l’Associazione laicale S. Raffaele e le Suore Missionarie di San Carlo Borromeo. L’impegno per i migranti porterà il Vescovo Scalabrini a comprendere l’importanza della carità politica, e per questo favorirà la formazione di leggi di tutela dei migranti, del loro lavoro e delle loro famiglie”.
Usiamo l’Avvento – è stato l’auspicio conclusivo di Monsignor Perego – per farci “raggiungere dal cuore del Padre così che anche noi, come San Giovanni Battista Scalabrini, sappiamo alzare gli occhi, aprire le porte del cuore e riconoscere i volti e le storie di chi cammina con noi, arriva da noi, proviene da mondi diversi, ma che porta la salvezza, ci aiuta a costruire il futuro. Il Natale viene sempre da lontano, da fuori”.
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