Città del Vaticano , 15 October, 2022 / 12:14 AM
"Non sono mancati seri problemi, divisioni, e certo anche un impoverimento nella presenza di un movimento ecclesiale così importante come Comunione e Liberazione, da cui la Chiesa, e io stesso, spera di più, molto di più. I tempi di crisi sono tempi di ricapitolazione della vostra straordinaria storia di carità, di cultura e di missione; sono tempi di discernimento critico di ciò che ha limitato la potenzialità feconda del carisma di don Giussani; sono tempi di rinnovamento e rilancio missionario alla luce dell’attuale momento ecclesiale, come pure delle necessità, delle sofferenze e delle speranze dell’umanità contemporanea".
In poche parole c'è una sintesi degli anni più difficili di Comunione e Liberazione, il movimento fondato da Don Luigi Giussani di cui si celebrano i cento della nascita. E la sintesi è di Papa Francesco, che da cardinale CL l'ha frequentata, a Roma come amico di Don Giacomo Tantardini, innovatore e anche per un periodo in "contrasto" con il fondatore. E' li che Bergoglio conosce Stefania Falasca, Lucio Brunelli e Andrea Tornielli, e tanti altri, tutti nelle "scuderia" di 30 Giorni. Papa Francesco conosce bene la vita e l'anima della creatura di Giussani. E per questo in più di 50 mila sono in piazza per incontrarlo e sentire le sue parole sul Gius. Ora di attesa, canti e testimonianze. Papa Francesco ha voluto che gli statuti venissero rivisti e circa un anno fa inviò l'arcivescovo Santoro come commissario per i Memores Domini .
Oggi l'abbraccio del popolo di CL al Papa in Piazza San Pietro. Un lungo discorso quello del Papa che ringrazia Julián Carrón. "La crisi fa crescere. Non va ridotta al conflitto, che annulla" dice Francesco, e parla di Giussani come di un uomo carismatico, che era "stato folgorato dalla scoperta del mistero di Cristo". Cita l'allora cardinale Ratzinger Papa Francesco, che al funerale di Giussani dice, che ha capito "che il cristianesimo non è un sistema intellettuale, un pacchetto di dogmi, un moralismo, ma che il cristianesimo è un incontro; una storia d’amore; è un avvenimento".
Custodire il carisma correggendo "le modalità fuorvianti, laddove necessario, non è possibile se non con atteggiamento umile e sotto la guida sapiente della Chiesa" spiega Francesco e senza ripiegarsi su se stessi. C'è poi il Giussani educatore, e questa passione educativa va mantenuta con il "rispetto per l’unicità irripetibile di ogni uomo e di ogni donna".
E Giussani è in tutto figlio della Chiesa, e "in tempi di smarrimento e di forte contestazione delle istituzioni, ha sempre mantenuto con fermezza la sua fedeltà alla Chiesa, per la quale nutriva un grande affetto, quasi una tenerezza, e nello stesso tempo una grande riverenza, perché credeva che essa è la continuazione di Cristo nella storia".
E Francesco aggiunge che quello che “rende bella la strada” è che i"movimenti ecclesiali contribuiscono, con i loro carismi, a mostrare il carattere attraente e di novità del cristianesimo; e all’autorità della Chiesa spetta indicare con saggezza e prudenza su quale via i movimenti devono camminare, per rimanere fedeli a sé stessi e alla missione che Dio ha affidato loro".
Infine il Papa chiede un aiuto, per la pace: "il mondo sempre più violento e guerriero mi spaventa. Poi invita tutti : "Amate e preservate l’unità della vostra “compagnia”. Non lasciate che la vostra Fraternità sia ferita da divisioni e contrapposizioni, che fanno il gioco del maligno. Anche i momenti difficili possono essere momenti di grazia, e di rinascita" e sottolinea la necessità dell' affidamento a Cristo e in comunione con la madre Chiesa.
Il Presidente della Fraternità Davide Prosperi nel suo saluto ringrazia il Papa per aver dato sostegno al rinnovamento grazie al Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita.
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