Città del Vaticano , 05 October, 2022 / 12:30 AM
C’è una proposta sul tavolo, del presidente colombiano Gustavo Petro. Si chiama “Paz Total”, pace totale, e mira alla fine del conflitto armato in Colombia. Perché dopo l’accordo di pace con le FARC, sostenuto dalla Santa Sede tanto che il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato, presenziò alla firma, c’erano da fare accordi con altre sigle del terrorismo, come le ELN. La pace totale vuole, appunto, chiudere quella stagione.
Di quella proposta hanno parlato le vittime del conflitto armato in Colombia in un incontro con Papa Francesco lo scorso 1 ottobre. I dettagli dell’incontro sono stati dati ai media colombiani da Yolanda Perea, una delle vittime che aveva preso parte all’udienza.
Questa ha raccontato che l’incontro è stato permesso da una gestione di vari mesi da parte del gruppo delle vittime, che non ha avuto appoggio né del Governo Nazionale né di entità nazionali ed è riuscita ad avere una udienza dal Papa autonomamente.
L’incontro con il Papa è stato parte di un tour europeo delle vittime, che hanno colloqui anche a Bruxelles e in Spagna.
La riunione con il Papa è durata 36 minuti. Hanno preso parte all’incontro due sigle:
la Mesa Nacional de Participación Efectiva de las Víctimas de Colombia (MNPEV) e il Foro Internacional de Víctimas.
Le vittime hanno chiesto al Papa accompagnamento per implementare gli accordi dell’Avana, così come per sviluppare eventuali dialoghi con altri gruppi armati nel territorio nazionale.
Tra i doni portati dai partecipanti all’incontro, caffè prodotto dalle donne vittime di violenza e papas dulces.
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