C’è una proposta sul tavolo, del presidente colombiano Gustavo Petro. Si chiama “Paz Total”, pace totale, e mira alla fine del conflitto armato in Colombia. Perché dopo l’accordo di pace con le FARC, sostenuto dalla Santa Sede tanto che il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato, presenziò alla firma, c’erano da fare accordi con altre sigle del terrorismo, come le ELN. La pace totale vuole, appunto, chiudere quella stagione.
È forse la trattativa più difficile. Perché l’Esercito di Liberazione Nazionale della Colombia (ELN), sin dal momento in cui è stato fondato negli Anni Sessanta e fino agli Anni Ottanta, si è fermamente opposto ad ogni forma di dialogo con il governo. Il fatto dunque che si sia aperta una fase pubblica di dialogo il 7 febbraio, a Quito, in Ecuador, tra il governo di Bogotà e i guerriglieri dell’ELN è di grande importanza. Così come il fatto che a questa mediazione partecipino i vescovi di Colombia, su richiesta esplicita dei guerriglieri.
Lunedì prossimo 26 settembre a Cartagena de Indias, in Colombia, il Cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin presenzierà alla firma dell'Accordo finale per la conclusione del conflitto e la costruzione di una pace stabile e duratura tra il governo di Bogotà e le FARC. Ad annunciarlo il Direttore della Sala Stampa Vaticana, Greg Burke.