Roma, 08 August, 2022 / 4:00 PM
San Vito è un santo del sud, un martire siciliano della persecuzione di Diocleziano, ma il suo culto si è diffuso moltissimo al nord tanto che la cattedrale di Praga è dedicata a lui. E poi in Italia c'è San Vito di Cadore, in mezzo ai monti del bellunese.
Proprio qui torneranno per qualche tempo alcune delle reliquie del Santo che sono a Venezia. Il 12 agosto prossimo nella messa vespertina della 18:30, saranno accolte nella chiesa pievanale le preziose reliquie dei Santi Vito, Modesto e Crescenzia. Il Patriarca di Venezia Francesco Moraglia ha concesso che per un certo tempo le reliquie di questi santi, attualmente ospitate nella chiesa di Santa Maria del Rosario (vulgo “Gesuati”) a Venezia siano offerte alla venerazione dei fedeli nel paese del Cadore che porta il nome del giovane martire.
In Europa il centro del culto legato a San Vito e ai suoi compagni si trova nella cattedrale di Praga. La Serenissima Repubblica volle una chiesa dedicata a questi santi e ne ottenne i preziosi resti. In epoca napoleonica la chiesa, in campo San Vio fu sconsacrata e in seguito addirittura demolita. Le reliquie, dopo vari spostamenti, trovarono accoglienza nella chiesa dei “Gesuati” dedicata alla Beata Vergine del Rosario, alle Zattere, nel sestiere di Dorsoduro.
Il legame speciale tra Venezia e San Vito di Cadore, dove molti veneziani vengono per le loro ferie e dove soprattutto ha sede la residenza estiva del Seminario Patriarcale, ha generato le premesse in ragione delle quali il Patriarcato ha deciso di concedere temporaneamente le reliquie per la venerazione dei fedeli, assecondando la richiesta del Pievano e della Comunità, che durante la pandemia aveva chiesto con particolare intensità la protezione dei suoi patroni.
A poche settimane dalla beatificazione di Giovanni Paolo I che è stato Patriarca di Venezia dal 1969 al 1978, che ogni anno con i seminaristi passava le vacanze estive nella villa del Seminario a San Vito, sarà organizzato anche un altro particolare momento di spiritualità: venerdì 19 agosto nella cappella della casa del Seminario “Maria Ausiliatrice” ci sarà una veglia, animata dai seminaristi, in preparazione alla celebrazione della beatificazione che la Chiesa tutta vivrà in piazza San Pietro il prossimo 4 settembre. Per l’occasione sarà portata come segno speciale legato alla vita del nuovo Beato, la stola papale che Paolo VI in visita a Venezia pose sulle sue spalle il 16 settembre 1972, facendolo “diventare tutto rosso”, come lo stesso Luciani ebbe a dire. La stola è abitualmente custodita presso la Basilica della Madonna della Salute a Venezia, insieme ad altri abiti papali usati da Giovanni Paolo I durante il brevissimo pontificato.
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