Città del Vaticano , 21 July, 2022 / 1:40 AM
“Ascolta la voce del creato” è il tema e l’invito del Tempo del Creato di quest’anno. Per Francesco "è un momento speciale per tutti i cristiani per pregare e prendersi cura insieme della nostra casa comune". Oggi è stato presentato presso la Sala Stampa della Santa Sede seguito il Messaggio del Papa in occasione della Giornata Mondiale di Preghiera per la cura del Creato che si terrà il prossimo 1 settembre.
"Se impariamo ad ascoltarla, notiamo nella voce del creato una sorta di dissonanza. Da un lato, è un dolce canto che loda il nostro amato Creatore; dall’altro, è un grido amaro che si lamenta dei nostri maltrattamenti umani", dice il Papa nel Messaggio.
Ma per il Papa "quella dolce canzone è accompagnata da un grido amaro. O meglio, da un coro di grida amare". "Per prima, è la sorella madre terra che grida. In balia dei nostri eccessi consumistici, essa geme e ci implora di fermare i nostri abusi e la sua distruzione. Poi, sono le diverse creature a gridare - continua il Pontefice nel messaggio - sono anche i più poveri tra noi a gridare. Esposti alla crisi climatica, i poveri soffrono più fortemente l’impatto di siccità, inondazioni, uragani e ondate di caldo che continuano a diventare sempre più intensi e frequenti. Ancora, gridano i nostri fratelli e sorelle di popoli nativi".
Infine, per il Papa, "gridano i nostri figli". "Minacciati da un miope egoismo, gli adolescenti chiedono ansiosi a noi adulti di fare tutto il possibile per prevenire o almeno limitare il collasso degli ecosistemi del nostro pianeta. Ascoltando queste grida amare, dobbiamo pentirci e modificare gli stili di vita e i sistemi dannosi", commenta Francesco.
Poi Francesco lancia una piccola sfida. "Per fermare l’ulteriore collasso della rete della vita – la biodiversità – che Dio ci ha donato, preghiamo e invitiamo le nazioni ad accordarsi su quattro principi chiave: costruire una chiara base etica per la trasformazione di cui abbiamo bisogno al fine di salvare la biodiversità; lottare contro la perdita di biodiversità, sostenerne la conservazione e il recupero e soddisfare i bisogni delle persone in modo sostenibile; promuovere la solidarietà globale, alla luce del fatto che la biodiversità è un bene comune globale che richiede un impegno condiviso; mettere al centro le persone in situazioni di vulnerabilità, comprese quelle più colpite dalla perdita di biodiversità, come le popolazioni indigene, gli anziani e i giovani".
Per il Pontefice "sarebbe opportuno pensare urgentemente anche a un ulteriore sostegno finanziario per la conservazione della biodiversità".
"Durante questo Tempo del Creato, preghiamo affinché i vertici COP27 e COP15 possano unire la famiglia umana per affrontare decisamente la doppia crisi del clima e della riduzione della biodiversità", conclude il Papa.
Il Cardinale Michael Czerny, Prefetto del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, presenta presso la Sala Stampa della Santa Sede il Messaggio. "Preoccupato per questo maltrattamento della natura, il Santo Padre chiede un’azione più audace da parte di tutte le nazioni durante i vertici COP27 e COP15 di quest’anno sui cambiamenti climatici e la biodiversità", ribadisce il Prefetto. "Sono lieto di annunciare che il Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale ha rafforzato la Piattaforma d’Azione Laudato si’ nominando John Mundell come suo Direttore. L’Ing. Mundell è un ingegnere ambientale con esperienza nella Laudato si’ per conto del Movimento dei Focolari", aggiunge il Cardinale Michael Czerny.
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