Città del Vaticano , 17 November, 2015 / 11:18 AM
“La mondanità spirituale ci allontana dalla coerenza di vita”. Il commento di oggi di Papa Francesco sulle letture del giorno mette in guardia i cristiani dalla doppiezza di vita.
La mondanità, dice il Papa secondo il resoconto della Radio Vaticana, “è difficile conoscerla dall’inizio perché è come il tarlo che lentamente distrugge, degrada la stoffa e poi quella stoffa” diventa inutilizzabile “e quell’uomo che si lascia portare avanti dalla mondanità perde l’identità cristiana”:
“Il tarlo della mondanità ha rovinato la sua identità cristiana, è incapace di coerenza. ‘Oh, io sono tanto cattolico, padre, io vado a Messa tutte le domeniche, ma tanto cattolico’. E poi vai a lavorare, a fare il tuo mestiere: ‘Ma se tu mi compri questo, facciamo questa tangente e tu prendi la tangente’. Questa non è coerenza di vita, questa è mondanità, per dare un esempio. La mondanità ti porta alla doppia vita, quella che appare e quella che è vera, e ti allontana da Dio e distrugge la tua identità cristiana”.
Il Papa ha parlato ancora una volta della vera identità cristiana: “Lo spirito cristiano, l’identità cristiana, mai è egoista, sempre cerca di curare con la propria coerenza, curare, evitare lo scandalo, curare gli altri, dare un buon esempio. ‘Ma non è facile, padre, vivere in questo mondo, dove le tentazioni sono tante, e il trucco della doppia vita ci tenta tutti i giorni, non è facile’. Per noi non solo non è facile, è impossibile. Soltanto Lui è capace di farlo. E per questo abbiamo pregato nel Salmo: ‘Il Signore mi sostiene’. Il sostegno nostro contro la mondanità che distrugge la nostra identità cristiana, che ci porta alla doppia vita, è il Signore”.
Il Papa ha concluso la sua omelia con una preghiera: “Signore, sono peccatore, davvero, tutti lo siamo, ma ti chiedo il tuo sostegno, dammi il tuo sostegno, perché da una parte non faccia finta di essere cristiano e dall’altra viva come un pagano, come un mondano”. E infine un invito:
“Se voi avete oggi un po’ di tempo, prendete la Bibbia, il secondo libro dei Maccabei, capitolo sesto, e leggete questa storia di Eleàzaro. Vi farà bene, vi darà coraggio per essere esempio a tutti e anche vi darà forza e sostegno per portare avanti l’identità cristiana, senza compromessi, senza doppia vita”.
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