Città del Vaticano , 23 May, 2022 / 6:00 PM
Questa mattina Papa Francesco ha ricevuto in udienza i rappresentanti di Bulgaria e Macedonia, un appuntamento che si rinnova da decenni perché il 24 maggio nel mondo ortodosso si celebrano i santi apostoli degli slavi Cirillo e Metodio.
E ogni anno nel pomeriggio i due rappresentanti di Bulgaria e Macedonia si recono a rendere omaggio alla tomba di San Cirillo che si trova a Roma nella basilica di San Clemente al Celio.
Secondo la cosidetta Leggenda italica, redatta in latino dal vescovo di Velletri Gauderico, sulla vita di San Clemente, le cui reliquie furono portate in Italia da Cirillo e Metodio, San Cirillo fu sepolto in sarcofago di marmo e deposto in un monumento preparato nella basilica del Beato Clementis a”d dexteram altaris ipsius” a destra del suo altare.
Inizia così il culto dell’apostolo degli slavi a Roma, legato poi anche quello del fratello Metodio.
Oltre alla tomba di Papa Clemente, da ricordare che nella basilica inferiore dove si trova l'epitaffio di Cirillo, negli anni 417 e 499, vennero tenuti i Concilii indetti dai papi Zosimo I e Simmaco. La basilica fu scoperta nel 1847 dal domenicano irlandese p. Mullooly sotto l’attuale, ricostruita nel XII secolo. Dal XVII secolo, infatti, la basilica è affidata ai domenicani irlandesi, che dopo la breccia di Porta Pia alzarono intrepidi la bandiera irlandese, e che dalla metà del XIX secolo curano gli scavi sotto la basilica, che oggi sono tra i più visitati a Roma.
La basilica paleocristiana viene costruita nel IV secolo riutilizzando i muri di un grande edificio del III secolo. L’abside della chiesa viene costruita sopra un mitreo.
Alla fine del Cinquecento la chiesa viene descritta da Pompeo Ugonio, nella sua guida delle stazioni quaresimali pubblicata nel 1588. Ugonio vede solo la chiesa superiore, costruita nellXII secolo, con il suo famoso mosaico absidale dove la Croce di Cristo cresce da una pianta di acanto, i cui girali riempiono tutto il mosaico ai lati della Croce.
Ugonio spiega che la chiesa è dedicata a San Clemente Papa, & Martire Romano, discepolo di san Pietro, & da lui instituito suo successore nel Pontificato.”
La chiesa di San Clemente viene coinvolta anche nella lotta contro l’eresia pelagiana: “Qui abiurò ancorche fraudolentemente il suo falso dogma Celestio compagno di Pelagio, alla presenza di Zosimo primo Papa.”
E alla fine Ugonio osserva che l’altare è “situato in modo che il celebrante risguarda con la faccia ad oriente”, che in questo caso significa essere rivolto verso l’assemblea. Perché come molte chiese romane costruite nel quarto secolo, la chiesa ha l’abside rivolta a ovest, non ad est.
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