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P. Reginaldo Maranesi, una vita alla sequela di San Francesco

Il 21 luglio 2015  spirava nella comunità cappuccina di Ascoli Piceno padre Reginaldo Maranesi. In un mondo in cui tutto passa la vita di questo cappuccino sorprende e dimostra il contrario: novantacinque anni di età, settantotto di vita religiosa e settantuno di sacerdozio.

Chi ebbe modo di conoscerlo lo ricorda riservatissimo, ma sempre con il sorriso. Disponibile con le persone che si rivolgevano a lui ne seguiva con dedizione e costanza la vita spirituale

Assistente dei Gruppi di preghiera di Padre Pio da Pietrelcina e dei Discepoli ed Apostoli dello Spirito Santo, opera nata a Loreto per volontà di padre David De Angelis, nel corso della sua vita è stato un sacerdote buono ed attento del prossimo.

Alfredo Maranesi nasce ad Altidona, in provincia di Ascoli Piceno, il 25 ottobre 1919. Nel 1931 entra nel Seminario minore dei Frati Cappuccini della Provincia Picena.

Studente modello, novizio e professo temporaneo, dopo lo studio della teologia a Loreto, viene ordinato sacerdote. E' il 18 giugno 1944.

Viste le ottime doti è inviato a studiare all'Università Cattolica di Milano ed in seguito in quella di Friburgo nella quale concluderà gli studi laureandosi in Filologia classica. Corre l'anno 1949.

Originale il lavoro di tesi avente ad oggetto lo studio storico della Riforma cappuccina.

E’ inviato nello studentato della Provincia religiosa di appartenenza nella quale è professore di lettere e materie classiche. Chi lo ha avuto come docente lo ricorda preparato, disponibile e sempre accogliente. Fino al 1978 forma intere generazioni di religiosi, non solo alla cultura ed allo studio ma alla vita religiosa.

Dal 1978 fino alla scomparsa ricopre moltissimi incarichi ed è più volte guardiano di varie comunità. San Severino Marche, Jesi, Cingoli sono alcune di queste, nelle quali padre Reginaldo ha speso il proprio tempo ed offerto il proprio ministero.

Religioso di grande preghiera ed intensa vita spirituale fu devotissimo alla Madonna che onorava con la recita del Santo Rosario.

Dal 1994 al 1997 viene inviato nella comunità delle Sacre Stimmate, a Roma, nella quale è disponibile per le confessioni e per quanto occorre. In comunità ricopre anche il ruolo di Vicario vivendo il servizio come regola della propria esistenza.

Nel 1997 torna nelle Marche dove è chiamato come predicatore nella comunità di San Severino Marche e dal 2000 è ad Ascoli Piceno per occuparsi del Gruppo di preghiera di Padre Pio e dell'Ordine francescano secolare.

Autentico cappuccino ed innamorato della vita religiosa, con il suo costante sorriso e la sua preghiera ha insegnato la bellezza di una vita spesa per il Vangelo, vissuto ed amato da vero figlio del Serafico padre.

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