Desenzano sul Garda , 22 April, 2022 / 6:00 PM
“Ha vissuto nell’obbedienza e nella fedeltà, radicata nella Chiesa e nella fede”.
Ci tornano in mente le parole ascoltate durante il rito funebre, semplice e commovente, per Rosanna Brichetti Messori, scomparsa sabato scorso, 16 aprile, sabato santo, festa di santa Bernadette Soubirous. Ascoltavamo queste parole e subito davanti ci apparivano il suo volto gentile e bello, la sua figura elegante. Soprattutto la sua voce e insieme il suo silenzio, quando ascoltava. Lei, insieme a suo marito, Vittorio Messori, sono stati, a lungo, un punto di riferimento umano e spirituale per molti. Con la loro presenza, con la loro accoglienza e, naturalmente, con i loro libri.
Giorni lunghi e luminosi, trascorsi con lentezza e felicità assaporata a piccoli sorsi, tra confidenze, qualche risata, acute osservazioni sulle stupidità e le grandezze del mondo che ci circonda, sulle rive del lago di Garda , a Desenzano, dove Rosanna e Vittorio hanno vissuto insieme per tanto tempo. Quello stesso cielo azzurro e quell’aria vibrante che ci hanno accolto anche nel giorno in cui l’abbiamo salutata per l’ultima volta su questa terra… Pensieri e preghiere che si intrecciano nel Duomo di Desenzano, mentre assistiamo alla messa…
Rosanna Brichetti era nata a Bergamo nel 1939 e cresciuta a Treviglio; laureata in giurisprudenza e sociologia, ha poi vissuto un’intensa esperienza di fede e di studio ad Assisi, dove ha incontrato il futuro marito Vittorio. Una storia d’amore, la loro, che poi ha raccontato successivamente e che davvero appare romanzesca, nell’accezione migliore del termine, senza lasciare concessioni a romanticismi e sdolcinatezze futili.
Importante è stata la sua lunga e feconda attività di giornalista e scrittrice. Ha studiato a lungo e con passione il culto mariano e ha contribuito a rinverdire l’attività di apologetica, ultimamente trascurata, grazie alla sua intensa collaborazione con la rivista Il Timone.
E poi ci sono i suoi molti libri, ne ricordiamo qualcuno: Israele: un mistero della storia (Paravia, 1978); Credere per vivere (Sugarco, 2007); Fede, un incontro non una teoria. Sulla via di Emmaus per ritrovare Gesù (Sugarco, 2012); Sacri cuori di Gesù e di Maria. Che cosa ha voluto dirci il cielo? (Il Timone, 2012); Ecco mia Madre, Maria nell'esperienza di una vita (Fede & Cultura, 2013).
Per le Edizioni Ares ha curato, con Riccardo Caniato, l'edizione del manoscritto di monsignore Enrico Galbiati, Maria Rosa Mistica - Madre della Chiesa, sulla mariofania di Montichiari e Fontanelle (2016) e con Antonio Gentili Cerca il silenzio. Troverai te stesso e Dio"(2019).
Nel 2018, in particolare, ha pubblicato “Una fede in due. La mia vita con Vittorio”, sempre con la Ares. Si tratta di un racconto che apre uno squarcio inedito anche sulla esperienza privata di Rosanna e Vittorio Messori: il travaglio di una coppia che ha dovuto per lunghi anni scontrarsi con molti e dolorosi ostacoli, ma anche lo sforzo di vivere quel Vangelo al quale hanno dedicato le loro vite. Il suo ultimo libro è Tornare al centro. 'Tenete l'antica strada e fate vita nuova' (Ares, 2021). Due opere che danno conto di una speranza concreta, che non censurano nulla delle difficoltà, dei dolori, degli errori che si possono commettere, ma che lasciano sempre intravvedere l’orizzonte spalancato a cui tutti, se vogliono, se lo desiderano davvero, sono destinati. Parole che danno forza, e sono un dono prezioso, in un panorama letterario che spesso induce al contrario all’annientamento, alla disperazione.
Negli ultimi tempi l’autrice, sottoposta, come molti altri cattolici di fede robusta e di sensibilità profonda, a sofferenze vere e proprie per gli anni travagliati che la Chiesa sta vivendo, era riuscita a trovare la strada, in salita ma l’unica capace di indicare l’uscita dalla “selva oscura” , della riscoperta della fede e dunque “tornare al centro” della vera questione. Grazie alle parole di Joseph Ratzinger. Rileggendo il pensiero di Benedetto XVI, meditandolo attentamente, in particolare la sua celeberrima “profezia” sul futuro della Chiesa del 1969, le si è fatto sempre più chiaro che il punto centrale della questione diventa questo: “Non dobbiamo affannarci per adeguare la fede alla modernità… Dobbiamo, piuttosto, muoverci nella direzione opposta: ritrovare, noi per primi, un rapporto intimo con Dio che si traduca in una fede autentica, viva, capace, come ci ha detto Gesù, di spostare le montagne”.
La fede di Rosanna Brichetti Messori è stata dunque intensa, testimoniata, fatta di carne e di ossa, di vita quotidiana. Un avvenimento, un incontro, non stabilito per sempre e immutabile, ma dinamico, anche drammatico, a volte, con un Dio reale, che si fa compagnia e vicinanza. Questo traspariva dalla sua presenza, e questo continua a rinnovarsi attraverso le pagine che ci ha lasciato.
Ricordiamo, per brevità e avendo già citato alcune opere, solo gli ultimi due libri di Rosanna Brachetti Messori
Una fede in due. La mia vita con Vittorio. Ares, pp.224, euro 15
Tornare al centro, Ares, pp152, euro 14
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