Roma, 11 April, 2022 / 10:00 AM
Torna per il quinto anno il cantiere “Generiamo lavORO”, iniziativa promossa dalle ACLI di Roma e provincia e dalla Pastorale Sociale e del Lavoro della Diocesi di Roma per facilitare l’avvicinamento dei giovani al mondo del lavoro.
"Una ricca rete di partner che quest'anno di amplia grazie alla collaborazione con La Sapienza Università di Roma e Udu Sapienza che consente agli studenti che seguiranno il corso di ottenere crediti formativi universitari (CFU)", spiegano gli organizzatori in un comunicato ufficiale.
Ad aprire questa edizione sarà una veglia di preghiera, che si terrà lunedì 11 aprile 2022 alle ore 18.30 presso il Borgo Ragazzi Don Bosco, in via Prenestina 468, a Roma. Presiederà l’incontro l’incaricato per la Pastorale Sociale e del Lavoro della Diocesi di Roma, Mons. Francesco Pesce.
Ma cosa è il cantiere "Generiamo lavoro"? Il cantiere “Generiamo lavORO” si pone l'obiettivo di promuovere e rimettere al centro il lavoro dignitoso quale perno di cittadinanza e sviluppo integrale della persona e della comunità, con un approccio valoriale, educativo e al tempo stesso concreto, in grado di fornire ai giovani un kit di strumenti per facilitarne l'ingresso e la permanenza nel mondo del lavoro.
Gli incontri del cantiere, che si svolgeranno tutti online tramite la piattaforma Zoom, sono dedicati ai giovani dai 18 ai 30 anni e saranno in totale 8, divisi in tre macro-argomenti: sviluppo personale (soft skills e personal branding), contesti e normative (tipologie contrattuali ed esigibilità dei diritti) e il mercato del lavoro (lavoro nel sociale, mondo della cooperazione, mismatching e professioni digitali, imprenditoria giovanile, economia civile). Al termine del percorso saranno rilasciati attestati di partecipazione. L’accesso al cantiere è gratuito, previa iscrizione al link: www.acliroma.it/progettiamo-insieme/insieme-generiamo-lavoro.
“In un momento difficile come quello che stiamo attraversando – dichiara Lidia Borzì, presidente delle ACLI di Roma e provincia – il binomio giovani e lavoro si trova a vivere una profonda crisi. Il lavoro dignitoso rappresenta un pilastro di cittadinanza e di crescita integrale della persona pertanto costituisce una vera e propria priorità sociale da mettere in cima alle agende della politica. Non possiamo infatti rassegnarci alla precarietà del lavoro che diventa precarietà di vita e di progettualità. Per questo abbiamo pensato a un percorso formativo che, valorizzando l'eccellenza ed il know-how di ciascuna delle realtà aderenti, permetta l'acquisizione di importanti competenze con particolare attenzione alle soft skill, ma anche rimetta al centro il senso del lavoro che non è mero scambio prestazione-compenso, ma vero e proprio passaporto per quel futuro stabile che inizia sempre dal presente”.
"Quest'anno - commenta Mons. Francesco Pesce, incaricato per la Pastorale Sociale e del Lavoro della Diocesi di Roma - abbiamo già assistito a un aumento degli iscritti a questo percorso. Questo ci deve far pensare: stiamo uscendo, speriamo, dalla pandemia e ora siamo nel periodo della pazzia della guerra, quindi questo va letto come un desiderio di riscatto da parte dei giovani, di rivincita, di voglia di andare avanti. Tanti ragazzi e ragazze vogliono seminare speranza per loro stessi, ma anche per la società civile. Dobbiamo sentire quindi l'urgenza di dare loro una risposta competente, profonda e veritiera, come vogliamo fare con questo cantiere, perché è da loro che si deve ripartire per costruire un futuro migliore".
Per l'iniziativa c'è la collaborazione di: Cisl Roma e Rieti, MLAC (Movimento Lavoratori di Azione Cattolica), Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti (UCID) Roma, Azione Cattolica Roma, Confcooperative Roma, Elis.
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