Città del Vaticano , 20 January, 2022 / 2:00 PM
"Penso che anche per il vostro settore questo sia un periodo difficile. E in questi momenti è importante attingere alle motivazioni, alle scelte fondanti". Lo ha detto il Papa, ricevendo stamane i Membri dell’Associazione Nazionale Costruttori Edili.
"Gesù, nella sua predicazione, ha utilizzato - ha ricordato Francesco - la metafora della costruzione per trasmettere i suoi messaggi. Nella predicazione di Gesù, il credente è uno che non si limita ad apparire esteriormente cristiano, ma opera fattivamente da cristiano. Ed è proprio questa sua coerenza operativa che gli consente di edificare se stesso non solo nei tempi normali della vita, ma di restare tale anche nei momenti difficili. Questo significa pure che la fede non ci mette al riparo dalle intemperie, però, accompagnata dalle buone opere, ci fortifica e ci rende capaci di resistervi".
Il Papa ha poi parlato di "concorrenza e trasparenza". La prima "nella logica utilitaristica del mercato può spingere alla contrapposizione fino all’eliminazione dell’altro. Quando ciò accade - ha ammonito - si mette a repentaglio il tessuto sociale di fiducia che permette al mercato stesso di funzionare adeguatamente. La concorrenza dev’essere stimolo a fare meglio e bene, non volontà di dominio e di esclusione. Per questo è fondamentale la trasparenza dei processi decisionali e delle scelte economiche. Consente di evitare una concorrenza sleale, che in campo economico e lavorativo spesso significa perdita di posti di lavoro, sostegno al lavoro nero o al lavoro sottopagato. Si finisce così per favorire forme di corruzione che si alimentano nel torbido dell’illegalità e dell’ingiustizia e questa non è una strada giusta: è una strada che ammala, non va bene".
Papa Francesco ha puntato l'attenzione su "responsabilità e sostenibilità". "Nel settore edilizio è fondamentale l’utilizzo di materiali che offrano sicurezza alle persone. Nello stesso tempo, bisogna evitare di sfruttare l’ambiente cooperando a rendere invivibili alcuni territori particolarmente sfruttati. La sostenibilità ha a che fare con la bellezza dei luoghi e con la qualità delle relazioni".
Infine il Papa ha ricordato l'importanza di "etica, legalità e sicurezza. Lo scorso anno i morti sul lavoro sono stati tanti, troppi. Non sono numeri, sono persone. Se si guarda alla sicurezza dei luoghi di lavoro come a un costo, si parte da un presupposto sbagliato. La vera ricchezza sono le persone: senza di esse non c’è comunità di lavoro, non c’è impresa, non c’è economia. La sicurezza dei luoghi di lavoro significa custodia delle risorse umane, che hanno valore inestimabile agli occhi di Dio e anche agli occhi del vero imprenditore. Per questo - ha concluso Francesco - la legalità va vista come tutela del patrimonio più alto che sono le persone. Lavorare in sicurezza permette a tutti di esprimere il meglio di sé guadagnando il pane quotidiano".
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