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Un servizio di EWTN News

Dodici fatti poco noti su San Massimiliano Kolbe

Lo scorso 8 gennaio si sono ricordati i 128 anni della nascita di San Massimiliano Kolbe, e vi abbiamo raccontato la storia della nascita del giornale La Milizia dell’ Immacolata. 

Ma ci sono tanti piccole cose sconosciute nella vita del santo frate polacco martire del nazismo: Eccole

1. E' stato battezzato con il nome di Raimondo

Il futuro santo della Chiesa cattolica è stato battezzato con il nome di Raimondo. Quando Kolbe ha iniziato il suo noviziato, gli viene dato il nome di Massimiliano e, in occasione dei voti perpetui, in onore della Madre di Dio, il suo secondo nome: Maria.

2. La Famiglia

Suo padre, Juliusz Kolbe, era di etnia tedesca e lavorava come tessitore. La madre – Marianna Dąbrowska lavorava come infermiera. La famiglia apparteneva al Terz'Ordine di S. Francesco.

3. Appassionato del cosmo, dell'esercito e militare

Kolbe ha mostrato capacità matematiche e fisiche superiori alla media. Ha completato i suoi studi a Roma dove ha conseguito due dottorati: in filosofia e teologia. È anche autore dell'articolo: "Etereoplan. Sul veicolo interplanetario ", che ha progettato lui stesso. In gioventù, Raimondo voleva diventare un soldato. Era interessato ai militari e alle questioni relative all'esercito.

4. La rivelazione della Beata Vergine Maria

Quando Kolbe aveva 12 anni, gli apparve nella chiesa di Pabianice la Beata Vergine Maria che teneva in mano due corone: una bianca e una rossa. Gli chiese se le voleva accettare, facendogli contemporaneamente capire che quella bianca significava purezza, invece quella rossa martirio. Lui rispose che le voleva entrambe. La visione lo toccò profondamente e ha dato la direzione della sua vita da quel momento in poi.

5. L'Ordine dei Francescani

Nel 1907, Raimondo e suo fratello maggiore decisero di entrare nei francescani. Tre anni dopo si unì a loro anche un altro fratello, Józef. A Leopoli, davanti all'immagine della Madonna delle Grazie, Kolbe ha affidato la sua vita all'intercessione e alla protezione di Maria.

6. La Milizia dell'Immacolata

Colpito dalla vasta azione anticattolica di cui fu testimone a Roma, dopo essersi consultato con i suoi confratelli e con il consenso del suo confessore, Massimiliano Maria fondò la Milizia dell'Immacolata (Milizia Immacolata). Lo scopo di questa associazione era la lotta per la conversione di scismatici, eretici e massoni. Per svolgere questo compito, i membri della Milizia dovevano dedicarsi al servizio totale ed esclusivo della Beata Vergine Maria.

7. Il "Cavaliere dell'Immacolata" e il monastero di Niepokalanów

Nel gennaio 1922, padre Massimiliano inizia a pubblicare "Il Cavaliere dell'Immacolata" e "Il Piccolo Cavaliere dell'Immacolata" (rivista per bambini). È stato il primo redattore di queste riviste. Dopo la sua partenza per il Giappone, in questa funzione fu sostituito dal fratello, P. Alfonso Kolbe. Nel 1927, padre Kolbe si trasferisce da Varsavia a Teresin e qui fonda un monastero, che aveva persino un proprio corpo dei vigili del fuoco. Ha creato un complesso simile in Giappone, che ha chiamato "Il Giardino dell'Immacolata". Esso comprendeva: un monastero, una chiesa e una casa editrice dinamica.

8. Martire sulla facciata dell'Abbazia di Westminster

Il frate è uno dei martiri onorati con una statua sulla facciata dell'Abbazia di Westminster a Londra.

9. Il campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau

Il 28 maggio 1941 don Massimiliano viene inviato al campo di Auschwitz-Birkenau. Gli viene dato il numero 16670. “Confidate nell'Immacolata, voi giovani vivrete. Io non sopravviverò al campo, ma voi sarete salvati” – ripeteva ai suoi compagni di prigionia, che lo ricordavano come un uomo pieno di umiltà, pace e fiducia in Dio.

10. Il martirio

Nel luglio 1941, dopo la fuga di uno dei prigionieri, il comandante del campo condannò dieci uomini a morte per fame. Il francescano non era in questo gruppo. Tuttavia, Kolbe decise che si sarebbe scambiato volontariamente con un altro prigioniero. In questo modo salvò la vita di Franciszek Gajowniczek. Il religioso morì alla vigilia dell'Assunzione della Beata Vergine Maria – il 14 agosto 1941, ucciso con un'iniezione di fenolo. Gajowniczek sopravvisse al campo e visse fino a tarda età. Morì nel 1995 all'età di 94 anni. Fu sepolto nel cimitero del monastero di Niepokalanów.

11. Beatificazione e canonizzazione

Il 17 ottobre 1971, papa Paolo VI ha personalmente beatificato padre Massimiliano Maria Kolbe. La canonizzazione ha avuto luogo il 10 ottobre 1982 ad opera di Papa Giovanni Paolo II.

(La storia continua sotto)

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12. Patrono dei donatori di sangue, delle famiglie e degli elettricisti

S. Massimiliano Maria Kolbe è patrono delle famiglie, degli elettricisti, dell'Arcidiocesi di Danzica e della Diocesi di Koszalin, e dal 1999 anche dei donatori di sangue.

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