Città del Vaticano , 31 October, 2015 / 12:40 AM
Non basta fare beneficenza, ma occorre piuttosto orientare l’attività economica in senso evangelico. Papa Francesco incontra l’Unione Cristiana Imprenditori e Dirigenti (UCID), che riunisce gli imprenditori cattolici. E chiede a questi “missionari della dimensione sociale” di andare oltre la beneficenza, e piuttosto di orientare tutta l’attività per il Vangelo.
Il Papa ricorda agli imprenditori che “in quanto associazione ecclesiale, riconosciuta dai Vescovi, voi siete chiamati a vivere la fedeltà alle istanze evangeliche e alla Dottrina sociale della Chiesa in famiglia, al lavoro e nella società,” e sottolinea che questa testimonianza “è molto importante,” da vivere nello spirito della “missionarietà lacicale,” con l’idea che “l’impresa e l’ufficio dirigenziale delle aziende possono diventare luoghi di santificazione, mediante l’impegno di ciascuno a costruire rapporti fraterni tra imprenditori, dirigenti e lavoratori, favorendo la corresponsabilità e la collaborazione nell’interesse comune.”
Papa Francesco afferma che è decisivo “avere una speciale attenzione” per la qualità della vita dei dipendenti, e in particolare delle lavoratrici, perché “la sfida è tutelare al tempo stesso sia il loro diritto ad un lavoro pienamente riconosciuto sia la loro vocazione alla maternità e alla presenza in famiglia.” Ma il Papa mette in luce anche la “responsabilità delle imprese per la difesa e la cura del creato e per realizzare un «progresso, più sano, più umano, più sociale e più integrale”.
Ma la missionarietù comporta anche vicinanza a chi è povero ed emarginato, “un atteggiamento, di uno stile con cui portare avanti i programmi di promozione e assistenza, incrementando le numerose e benemerite opere concrete di condivisione e di solidarietà che sostenete in varie parti d’Italia.” È l’impegno che il Papa lascia agli imprenditori nel Giubileo della Misericordia, con la consapevolezza che “non basta fare assistenza, fare un po’ di beneficenza. È necessario orientare l’attività economica in senso evangelico, cioè al servizio della persona e del bene comune.”
“In questa prospettiva – dice Papa Francesco - siete chiamati a cooperare per far crescere uno spirito imprenditoriale di sussidiarietà, per affrontare insieme le sfide etiche e di mercato, prima fra tutte la sfida di creare buone opportunità di lavoro. A questo contribuiscono anche le iniziative di confronto e di studio, che realizzate sul territorio.”
Il Papa ricorda il valore sociale delle imprese, sottolinea che per questo devono essere tutelate, da istituzioni, ma anche da agenzie finanziarie e bancarie, tutti chiamati ad “agire con responsabilità” perché “l’economia e l’impresa hanno bisogno dell’etica per il loro corretto funzionamento; non di un’etica qualsiasi, bensì di un’etica che ponga al centro la persona e la comunità.”
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