“Il tema che avete scelto quest’anno, #soci@lmente liberi, richiama alcune questioni di grande attualità soprattutto per la cultura digitale che influenza i rapporti tra le persone e, di riflesso, la società. Il simbolo @ riportato nella parola socialmente, anticamente indicava l’unità di misura e, successivamente, ha assunto il valore contabile, per giungere all’utilizzo comune nella posta elettronica per il significato presso. Dalla storia arriva, dunque, un’indicazione per vivere oggi la libertà nei social media. Lo segnala quel presso che indica vicinanza, prossimità, contatto, espressione intima di libertà, da serbare nel proprio cuore”. Lo afferma il Papa nel messaggio inviato ai partecipanti alla XIII edizione del Festival della Dottrina Sociale della Chiesa, che si svolge a Verona fino al 26 novembre.
L’11 aprile 1963 San Giovanni XXIII donava al mondo una delle sue più belle encicliche: la Pacem in terris. Essa segna la risposta della Chiesa alle più attuali problematiche in relazione alla convivenza civile fra i popoli e l’ordinamento giuridico.
“La risposta alle ingiustizie e allo sfruttamento non è solo la denuncia; è soprattutto la promozione attiva del bene”.
Incontrando dirigenti e personale della Cassa Depositi e Prestiti in occasione dei 170 anni dalla fondazione, Papa Francesco sottolinea le nuove sfide economiche date dalla pandemia, e afferma che “il pensiero cristiano non è contrario per principio alla prospettiva del profitto, piuttosto è contrario al profitto ad ogni costo”, e mette in luce come la gestione degli affari richieda comunque “una condotta leale e limpida”.
Tutto sta nel comprendere la differenza tra Stato e nazione. Perché la Chiesa ha rapporti con gli Stati, ma è allo stesso tempo vicina alle nazioni, ai popoli, va loro incontro nella loro cultura e vuole che questa non sia eliminata o messa a rischio. L’XI rapporto dell’Osservatorio Van Thuan per la Dottrina Sociale della Chiesa va a guardare alle differenze tra nazioni e Stati, mette in luce il dramma portato avanti dalle ideologie che guardano allo Stato prima che ai popoli, alle strutture prima che alle persone.
“Non dimenticheremo mai che alla fine di una ampia visita ai nostri centri psichiatrici di Flanders, uno psichiatra cinese scrisse nella sua valutazione che noi avevamo qualcosa che a loro mancava nei loro centri in Cina: Dio”. Fratel René Stockman, superiore dei Fratelli della Carità, lo racconta nel resoconto del suo ultimo viaggio in Cina, avvenuto tra fine febbraio ed inizio marzo. Non manca di notare le difficoltà di fare missione nel Paese. Allo stesso tempo, sottolinea che è necessario costruire ponti, anche se questi sono “piccoli ponti di corda”.
“Insieme di principi, teorie, insegnamenti e direttive emanate dalla Chiesa cattolica in relazione ai problemi di natura sociale ed economica del mondo contemporaneo”. Così la Treccani definisce la Dottrina Sociale della Chiesa.
L’Islam, un problema di Dottrina Sociale. Lo sostiene l’Osservatorio Van Thuan, che dedica all’Islam Politico il suo Rapporto Annuale sulla Dottrina Sociale nel mondo. Pubblicato a cadenza annuale da dieci anni, il Rapporto si riferisce sempre all’anno precedente la pubblicazione. Eppure, e non da ora, l’Osservatorio non ha mancato di anticipare i temi che sarebbero stati poi centrali.
Le relazioni del Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, e del Patriarca Ecumenico Bartolomeo I concluderanno la tre giorni di conferenza internazionale della Fondazione Centesimus Annus pro Pontifice, in programma dal 24 al 26 maggio.
Sono passati 25 anni da quando Giovanni Paolo II volle far nascere in Vaticano una fondazione che si occupasse esclusivamente di fa conoscere la dottrina sociale della Chiesa Cattolica: La fondazione Centesimus Annus Pro Pontifice.
Reinserire gratuità e dono nella società per farli motori di un nuovo umanesimo: è l’auspicio di fondo che sta al centro della rilettura di tutta la dottrina sociale della Chiesa presente nel libro In attesa dell’Homo Donans di Silvano Scalabrella (Studium, 2017), esperto di questa materia. Il libro, presentato il 16 maggio presso la Basilica di San Paolo, è un coraggioso tentativo di ripercorrere tutta la storia del magistero "sociale" della Chiesa, dalla prima enciclica di Leone XIII sino alla Laudato Si'.
Lanciato nel 2013 dalla Fondazione Centesimus Annus pro Pontifice, il Premio internazionale Economia e Società ha una cadenza biennale e si propone di dar riconoscimento ad opere di carattere economico e sociale che si contraddistinguono per il contributo originale all’approfondimento e all’applicazione della Dottrina Sociale della Chiesa.
Come noi anche San Lodovico Pavoni ha "attraversato un’epoca segnata da dure prove", ma "in questo travagliato contesto lo Spirito, attraverso il carisma donato al nostro Santo, fece brillare la creatività della carità e la fecondità della sua passione educativa, di cui noi godiamo ancora oggi i frutti". Parole del Cardinale Angelo Scola che ieri nel Duomo di Milano ha presieduto la Messa di ringraziamento per la canonizzazione di Lodovico Pavoni.
La Fondazione “Centesimus Annus – Pro Pontifice” ha presentato stamane il III Premio Internazionale “Economia e Società” assegnato al tedesco Markus Vogt. Il premio per i giornalisti va al francese Dominique Greiner e al tedesco Oswald Schäfers. I premi saranno consegnati il prossimo 18 maggio a Roma.
Come portare avanti il dialogo tra le religioni? Il Cardinal Peter Turkson, presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, non ha dubbi: è la Dottrina Sociale la base. E – riprendendoli direttamente dalla Pacem in Terris di San Giovanni XXIII – indica cinque pilastri per il dialogo e la vita comune di tutte le religioni: la dignità umana, la giustizia, l’unità della famiglia umana, il bene comune, la destinazione universale dei beni.
Non basta fare beneficenza, ma occorre piuttosto orientare l’attività economica in senso evangelico. Papa Francesco incontra l’Unione Cristiana Imprenditori e Dirigenti, che riunisce gli imprenditori cattolici. E chiede a questi “missionari della dimensione sociale” di andare oltre la beneficenza, e piuttosto di orientare tutta l’attività per il Vangelo.
“L’enciclica costituisce un importante capitolo della dottrina sociale della Chiesa: è da approfondire, con attenzione, sia a livello personale sia comunitario nelle nascenti collaborazioni pastorali che si pongono come il futuro della nostra Chiesa particolare”. Così il Patriarca di Venezia Francesco Moraglia
Sono aperte le iscrizioni per il corso della Fondazione Centesimun Annus -Pro Pontifice che si apre sabato 17 e domenica 18 Ottobre 2015. Inizieranno le lezioni del 15° corso a ciclo biennale (2015-2017) in Dottrina Sociale della Chiesa del corso che si svogle in collaborazione con la Pontificia Università Lateranense-Centro Lateranense Alti Studi. Il corso si articola, per ogni anno, in sette fine settimana (l’intera giornata del sabato e la mattinata della domenica seguente), distribuiti nell’arco di altrettanti mesi, per 120 ore d’insegnamento. Il numero di allievi è fissato in un massimo di 25. Farà fede l’ordine di arrivo delle domande.
C’è un filo rosso che collega le conclusioni del Cardinal Pietro Parolin, Segretario di Stato, e la laudatio pronunciata dal Cardinal Reinhard Marx, nelle vesti di presidente della Fondazione Centesimus Annus. Ovvero la convinzione che senza una ispirazione morale, non ci può essere una economia destinata allo sviluppo dell’essere umano.
La cultura dello scarto e il ruolo della cultura cristiana nel riscoprire l’austerità. L’economia informale. La necessità di una ulteriore riflessione sul tipo di crescita che ci si può permettere nel contesto attuale. La necessità di coinvolgere maggiormente l’economia privata nelle opere di solidarietà. Parla di questo e molto altro Domingo Sugranyes Bickel, presidente della Fondazione Centesimus Annus Pro Pontifice, in una intervista al Gruppo ACI nel giorno in cui inizia la Conferenza Internazionale Annuale della Fondazione: dedicata a “Ripensare i temi importanti della vita economica e sociale,” la Conferenza si tiene a Roma, nell’Aula Nuova del Sinodo e nel Palazzo della Cancelleria, dal 25 al 27 maggio, e vede la presenza, tra gli altri, dei Cardinali Parolin (Segretario di Stato), Marx (Coordinatore del Consiglio per l’Economia) e Calcagno (Presidente dell’APSA). Nella giornata di martedì, verrà conferito il Premio Internazionale “Economia e Società” al finanziere francese Pierre de Lauzun.