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Un servizio di EWTN News

Il Papa: “Il Mediterraneo è al centro dell’attenzione costante della Chiesa”

“Nonostante i regni e gli imperi dell’area mediterranea appartengano ormai al passato, il mare nostrum continua ad avere un’importanza geopolitica centrale, anche nel secolo attuale. Il Mediterraneo è luogo di frontiera, e quindi di incontro, di tre continenti, che non solo ne sono bagnati, ma che in esso si toccano l’un l’altro e sono quindi chiamati a convivere”.  Così Papa Francesco inizia il suo messaggio inviato ai partecipanti alla VII Conferenza Rome MED Dialogues che ha luogo a Roma dal 2 al 4 dicembre 2021.

“L’interconnessione incentrata su questo mare ci mostra, e non solo in modo simbolico, come tutto il Pianeta sia una grande casa comune e che le sorti di un Paese non possono essere indipendenti da quelle degli altri. Del resto, il concetto stesso di indipendenza sta mutando pericolosamente. Se in passato significava soprattutto la legittima rivendicazione di autonomia rispetto alle ingerenze o alle occupazioni di Stati esteri, nell’era contemporanea l’indipendenza sta assumendo un significato di “indifferenza” e “disinteresse” verso le sorti degli altri popoli. È necessario che la politica e la diplomazia si interroghino e facciano tutto il possibile per impedire che il processo di globalizzazione degeneri nella globalizzazione dell’indifferenza”, continua il Papa nel suo messaggio.

Per il Papa “tale impegno dev’essere ancora più sentito oggi, quando abbiamo dimostrazioni sempre più evidenti – dalla crisi climatica a quella pandemica – che non solo gli Stati ma ancor più i Continenti non possono andare avanti ignorandosi l’un l’altro”.

“Tutte le risorse e tutte le potenzialità di questo mare necessitano di un approccio nuovo, non individuale ed egoistico”, raccomanda il pontefice.

“Un approccio capace di distendere i molteplici conflitti regionali che si sviluppano sulla superficie, nei fondali e ai bordi del mare, e che dal mare si estendono nei Continenti”, dice il Papa nel Messaggio

“Gli avvenimenti di questi anni confermano sempre più che un intervento efficace può provenire solo da uno sforzo congiunto non limitato ai Paesi frontalieri, ma condiviso anche dai rispettivi Continenti di appartenenza. Nessuno dev’essere lasciato solo nella gestione di questo enorme problema. Tutti devono sentirsi responsabili, perché tutti sono, in realtà responsabili, come ci ricorda, all’inizio della Bibbia, la domanda rivolta da Dio a Caino: “Dov’è tuo fratello?”

Il fenomeno migratorio ci dimostra una volta ancora che tutto è connesso e ci avverte che una soluzione stabile richiede un approccio capace di tenere conto dei tanti aspetti ad esso collegati, e che i dialoghi di questa Conferenza possono mettere in luce”, conferma ancora il Papa.

"Desidero inoltre fare presente come il Mediterraneo sia al centro anche dell’attenzione costante della Chiesa”, conclude così il Papa il suo messaggio.

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