Si è insediato il 13 luglio scorso a Firenze il Consiglio dei Giovani del Mediterraneo, un’esperienza che ha aggregato giovani provenienti dai Paesi che si affacciano sul mar Mediterraneo voluto dalla Conferenza Episcopale Italiana come “opera-segno” del Forum del Mediterraneo del 2022, nel quale è stata sottoscritta dai Sindaci e i Vescovi Cattolici del Mediterraneo, la Carta di Firenze.
Nonostante i regni e gli imperi dell’area mediterranea appartengano ormai al passato, il mare nostrum continua ad avere un’importanza geopolitica centrale, anche nel secolo attuale. Il Mediterraneo è luogo di frontiera, e quindi di incontro, di tre continenti, che non solo ne sono bagnati, ma che in esso si toccano l’un l’altro e sono quindi chiamati a convivere”. Così Papa Francesco inizia il suo messaggio inviato ai partecipanti alla VII Conferenza Rome MED Dialogues che ha luogo a Roma dal 2 al 4 dicembre 2021.
Prima di concludere la celebrazione eucaristica e recitare l’Angelus, il Papa - da Bari dove si trova per la conclusione del Meeting Mediterraneo, frontiera di pace” - ha lanciato un nuovo appello per la situazione nel nord-ovest della Siria dove - ha detto - “si consuma un’immane tragedia”.
“Se qualcuno pensa male di me, se qualcuno mi fa del male, non posso ripagarlo con la stessa moneta? No, dice Gesù: non-violenza, nessuna violenza”. Lo ha detto il Papa nell’omelia della Messa celebrata in Corso Vittorio Emanuele II a Bari, a conclusione del meeting “Mediterraneo frontiera di pace”, organizzato dalla Conferenza Episcopale Italiana.
Il Mediterraneo “è il luogo fisico e spirituale nel quale ha preso forma la nostra civiltà, come risultato dell’incontro di popoli diversi. Proprio in virtù della sua conformazione, questo mare obbliga i popoli e le culture che vi si affacciano a una costante prossimità, invitandoli a fare memoria di ciò che li accomuna e a rammentare che solo vivendo nella concordia possono godere delle opportunità che questa regione offre dal punto di vista delle risorse, della bellezza del territorio, delle varie tradizioni umane”. Lo ha detto Papa Francesco nell’incipit del discorso rivolto nella Basilica di San Nicola a Bari ai vescovi che stanno partecipando nel capoluogo pugliese all’incontro “Mediterraneo frontiera di pace”. “Potremmo - ha detto a braccio - chiamare Bari la capitale dell’unità”.
Il cardinale Reinhard Marx, presidente della Conferenza Episcopale Tedesca e arcivescovo di Monaco e Frisinga, ha donato 50.000 euro alla nave salvataggio dell´associazione “United 4 Rescue”, armata dalla Chiesa Evangelica di Germania, allo scopo di salvare i migranti sul Mediterraneo.
Proseguono a Madrid i lavori del meeting “Pace senza confini” promosso dalla Comunità di Sant’Egidio a cui il Papa domenica scorsa ha inviato un messaggio augurale. Ieri è intervenuto il Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, il Cardinale Gualtiero Bassetti, Arcivescovo di Perugia-Città della Pieve.
È inaccettabile lasciare affogare delle persone nel Mediterraneo, qualunque sia il modo o il motivo per cui si trovano in questa situazione di bisogno". Lo ha detto l’arcivescovo di Bamberga Ludwig Schick, domenica scorsa 14 luglio, durante l’omelia nel corso della messapontificale sul piazzale del Duomo di San Pietro e Giorgio, in occasione della festa di Sant’Enrico, imperatore, fondatore dell’arcivescovado e patrono della città del Bayern.
Un incoraggiamento alla gente di Santa Maria di Lueca, ma soprattutto ai giovani “provenienti dai Paesi che si affacciano sul Mediterrane” per “considerare la presenza di tanti fratelli e sorelle migranti un’opportunità di crescita umana, di incontro e di dialogo, come anche un’occasione per annunciare e testimoniare il Vangelo della carità”.
L' “Operatore per la valorizzazione e la pastorale dei beni culturali del Mediterraneo” è una nuova figura di impegno culturale e pastorale che la Scuola di Alta Formazione di Arte e Teologia della Pontificia Facoltà Teologica di Napoli intende proporre e definire per il prossimo anno accademico, il dodicesimo di una realtà formativa ormai di respiro internazionale. Per la prima volta ci sarà un corso dedicato.
E' stata recuperata poce ore fa la nave affondata lo scorso anno nel Mar Mediterraneo con oltre 700 corpi. Si tratta di una operazione “meritevole mentre celebriamo il Giubileo della misericordia, che ricorda il valore dell'opera di misericordia seppellire i morti, ed anche perché restituisce i morti alle loro famiglie, in pena per chi, partito, non aveva più dato sue notizie”. Lo scrive la Fondazione Migrantes.
La battaglia di Lepanto ha segnato la storia del ‘500 nel mediterraneo. A bordo delle navi cristiane che sconfissero quelle ottomane c’era addirittura alcune guardie svizzere mandate dal Papa.
“Continua una strage silenziosa nel Mediterraneo, con i morti che sono più che raddoppiati nel 2015 rispetto al 2014: da 1600 a oltre 3200. Continuano le morti di bambini, dimenticate: oltre 700 dall’inizio dell’anno”, denuncia oggi il Direttore Generale della Fondazione Migrantes, Mons. Gian Carlo Perego.
Anche se “nella realtà attuale, c’è la spiacevole tendenza a considerare la religione come un fattore negativo che alimenta il conflitto”, essa invece può offrire un contributo importante e positivo al processo di pace. Lo ha ricordato il cardinale Antonio Maria Vegliò, presidente del Pontificio Consiglio della pastorale per i migranti e gli itineranti, intervenendo alla giornata conclusiva del Colloquio “Mediterraneo: una strada nel mare”, organizzato a Pozzallo da Rinascita Cristiana e dal “Mouvement International d’Apostolat des Milieux Sociaux Indépendants” (MIAMSI).
Dopo gli attentati di Parigi è più che mai necessario lavorare per un’Europa più accogliente e progettare un futuro più solidale, a partire dall’idea di un Mediterraneo che sia ponte e non confine. Di fronte al dramma dei migranti in fuga dalle loro terre d’origine, occorre dunque un impegno comune e una effettiva assunzione di responsabilità da parte dei Paesi europei, a tutti i livelli, sottolinea il movimento ecclesiale “Rinascita Cristiana” che, con il “Mouvement International d’Apostolat des Milieux Sociaux Indépendants”, organizza dal 20 al 22 novembre, a Pozzallo, in Sicilia, il Colloquio “Mediterraneo: una strada nel mare. Migrazioni di popoli, culture e religioni”.
"Rivolgo un accorato appello affinchè la comunità internazionale agisca con decisione e prontezza, onde evitare che simili tragedie abbiano a ripetersi". Così Papa Francesco al termine del Regina Coeli ha ricordato l'ennesima tragedia dell'immigrazione che si è consumata poche ore fa al largo delle coste libiche. Si temono 700 morti.