Roma, 27 September, 2021 / 5:00 PM
"Chiediamo al Signore d’ispirare i nostri pensieri e sostenere le nostre decisioni, perché contribuiscano al bene delle nostre Chiese, nel tracciato del Cammino sinodale". Così sottolinea il Cardinale Gualtiero Bassetti, Presidente della CEI, nell'Introduzione ai lavori della sessione autunnale del Consiglio Episcopale Permanente, a Roma fino al 29 settembre.
"Uscire, farsi prossimi, accogliere le domande e le attese della gente è l’antidoto contro l’autoreferenzialità. Dobbiamo immergerci nella vita reale per capire quali sono i bisogni e le attese spirituali del nostro popolo e che cosa si aspetta dalla Chiesa". Questo vogliamo fare con il Cammino sinodale, che ad ottobre entrerà nel vivo. Per la Chiesa che è in Italia si tratta di un’opportunità da cogliere con sapienza e con coraggio, per avviare processi di rinnovamento e disegnare orizzonti di speranza in un tempo ancora intriso d’incertezza e paura", questo è il primo punto del Cardinale Bassetti nel suo discorso.
"Uno sguardo alla situazione sociale e civile del Paese, alla vigilia di una tornata elettorale che coinvolge milioni d’italiani, ci restituisce finalmente qualche segnale confortante, mentre continua la campagna vaccinale contro il Covid-19. È doveroso ringraziare le autorità e gli operatori che si spendono in questo senso, e sottolineare il consenso dei cittadini che non si sono sottratti a quello che il Papa ha definito un atto d’amore. Bisogna proseguire su questa strada che ci consente innanzitutto di salvare tante vite umane, specialmente tra le persone più fragili. Auspichiamo che tutto questo avvenga nel pieno rispetto della dignità della persona - questo il secondo punto affrontato dal Cardinale Bassetti - Le ferite causate dalla pandemia nel tessuto economico-sociale del Paese sono ancora profonde. Basti pensare che rispetto a due anni fa, nonostante il recupero degli ultimi mesi, mancano all’appello ancora migliaia di posti di lavoro. Il nuovo Rapporto Caritas su povertà ed esclusione sociale conferma che quasi uno su tre dei nuovi poveri del 2020 si è rivolto ai Centri Caritas anche nel corso del 2021. Una rilevazione dal significato ambivalente: da una parte, può essere indice dei primi effetti positivi della ripresa; dall’altra, mostra che ancora non si è tornati ai livelli pre-crisi in cui la povertà era, comunque, un’emergenza sociale".
"È dunque fondamentale che i benefici della crescita economica siano distribuiti in modo da ridurre – e non accrescere – le disuguaglianze che si sono approfondite a causa della pandemia. Così come non va perduta l’occasione storica di attribuire al nuovo assegno unico per i figli una dotazione finanziaria adeguata al compito strategico che questa misura è chiamata a svolgere. Per scaldarsi dal freddo dell’inverno demografico, infatti, serve un modello di sviluppo chiaro nei principi e negli indirizzi di fondo che sappia non solo farsi carico, ma armonizzare in un quadro organico le varie stagioni della vita", sottolinea ancora il Presidente CEI.
Per il Cardinale suscita invece una "grave inquietudine la prospettiva di un referendum per depenalizzare l’omicidio del consenziente. Autorevoli giuristi hanno messo in evidenza serie problematiche di compatibilità costituzionale nel quesito per il quale sono state raccolte le firme e nelle conseguenze che un’eventuale abrogazione determinerebbe nell’ordinamento".
"E' necessario ribadire che non vi è espressione di compassione nell’aiutare a morire, ma il prevalere di una concezione antropologica e nichilista in cui non trovano più spazio né la speranza né le relazioni interpersonali. C’è una contraddizione stridente tra la mobilitazione solidale, che ha visto un Paese intero attivarsi contro un virus portatore di morte, e un’iniziativa che, a prescindere dalle intenzioni dei singoli firmatari della richiesta referendaria, propone una soluzione che rappresenta una sconfitta dell’umano", confida il Presidente della Conferenza Episcopale Italiana.
Poi il Cardinale Bassetti pensa anche all'Afghanistan. "A chi detiene il potere oggi a Kabul chiediamo senso di responsabilità, rispetto della persona umana e impegno a garantire l’accesso degli aiuti umanitari necessari a soccorrere la popolazione bisognosa. Rivolgiamo ancora una volta un pensiero fraterno alle comunità cristiane dell’area, assicurando la sollecitudine della Chiesa che è in Italia a partecipare ai programmi di sostegno in loco e di eventuale accoglienza dei profughi in accordo con le Istituzioni nazionali", dice il Cardinale Bassetti.
Ultimo punto il "Cammino Sinodale". "È qui che noi desideriamo collocarci e il Papa c’incoraggia in questo, chiedendo il coinvolgimento di ciascuno. È questo il Cammino che vogliamo compiere in modo sinodale, in ascolto delle gioie e le speranze, le tristezze e le angosce degli uomini d’oggi, dei poveri soprattutto e di tutti coloro che soffrono. Su questi nostri propositi invochiamo lo Spirito del Signore.", conclude il Cardinale Bassetti.
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