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Un servizio di EWTN News

Il cuore compassionevole di Gesù. XVII Domenica del Tempo Ordinario

Il Vangelo ci rivela che il cuore umano-divino di Gesù nei confronti dell’uomo è un cuore compassionevole. E’ così attento all’uomo da prestare attenzione anche alle sue necessità materiali e da soccorrerlo nei suoi bisogni primari. Gesù, dunque, vive in un profondo dialogo d’amore con il Padre suo celeste ed insieme presta grande attenzione a ciò che succede intorno a Lui, si rende presente alle vicende degli uomini ed entra nei dettagli della loro vita umana.

Così, ad esempio, dopo avere riportato in vita la figlia di Giairo, ordina che le diano da mangiare; in mezzo allo stupore causato dalla resurrezione di Lazzaro è Lui che dice: “scioglietelo e lasciatelo andare”; dopo avere mandato i suoi discepoli ad annunciare il regno di Dio, si accorge che essi sono stanchi e provati ed hanno necessità di riposare. Questa attenzione così delicata di Gesù nei confronti di chi gli sta intorno, ci insegna a vivere la carità nelle situazioni semplici e quotidiane della vita. San Paolo nella II Lettura ci ricorda che non c’è amore senza l’esercizio delle virtù dell’umiltà, della pazienza, della sopportazione reciproca e dell’affabilità.

Gesù, dopo avere compiuto il miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci con il quale ha sfamato la folla che lo seguiva, ordina agli apostoli di  raccogliere i pezzi avanzati. Perché? In questi “pezzi avanzati che, - a confronto della straordinarietà del prodigio hanno uno scarso valore -, noi possiamo vedere la nostra vita la quale è fatta prevalentemente di relazioni, eventi, incontri privi di rilievo e di scarsa risonanza a livello mediatico. Nonostante questo, la vita, dice il Signore, può acquistare un valore immenso perchè ogni giorno è una nuova opportunità che ci è data di arricchirla e renderla unica con l’amore. Una parola amabile ad un amico, l’aiuto ad un fratello stanco o preoccupato, la gentilezza, la gratitudine per il bene ricevuto, un semplice saluto o sorriso…hanno una risonanza sproporzionata rispetto al gesto compiuto, perchè i piccoli gesti d’amore indicano considerazione, apprezzamento, stima, attenzione verso gli altri.

Dio non ci chiede nulla di superiore alle nostre forze. Ci chiede, in ogni momento della giornata, di portare amore nella vita familiare, nelle relazioni sociali, nel compimento del dovere, nella preghiera. Se accogliamo il suo invito una prima volta, saremo arricchiti dalla Grazia per corrispondere sempre più e sempre meglio. Chiediamo alla Vergine Maria che ci aiuti a valorizzare ciò che sembra privo di importanza, ciò che non è appariscente con la consapevolezza che ogni gesto di bene ha la sua ricompensa dal Signore.

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