Ultime Notizie: Mons. Francesco Cavina

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Non si è al mondo per caso. II Domenica dopo Natale

Soffermiamo, oggi, la nostra attenzione sulla seconda lettura della santa Messa, tratta dalla lettera di san Paolo agli Efesini. In essa troviamo un’affermazione solenne: “Dio ci ha predestinati ad essere suoi figli adottivi…”. Dio ci ha benedetti, ci ha scelti, da sempre, esistenti in Dio. Nel progetto del Padre noi siamo legati al suo Figlio ed il nostro destino è di divenire suoi figli, vivendo santamente, perché Dio è santo. Questo dono si attua nel Cristo. Questa rivelazione ci dice che la nostra riuscita, il nostro destino sono  irrimediabilmente congiunti con quello di Cristo.  Spesso diciamo che bisogna essere se stessi, realizzare pienamente se stessi, essere autentici. Ora, alla luce di quanto insegna san Paolo, la nostra vera realizzazione è accogliere nella nostra vita il progetto di Dio e viverlo. Come siamo scelti gratuitamente, così ci viene donato i nostro vero essere, cioè l’ essere figli di Dio.

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Il Salvatore è vicino. III Domenica di Avvento

La terza domenica di Avvento è anche qualificata “domenica della gioia”, perchè vediamo ormai vicino il giorno del Santo Natale, nel quale Dio assume la carne umana dal grembo della Vergine Maria.

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La meravigliosa bellezza. Solennità dell'Immacolata Concenzione della Beata Vergine Maria

Con la solennità dell’Immacolata Concezione, la Chiesa celebra la grandezza della Vergine Maria e il ruolo da Lei avuto nell’opera della redenzione del mondo. Una parola del vangelo ci aiuta a cogliere il senso di questa festa. L’arcangelo Gabriele saluta  la giovane donna di Nazareth, chiamata a divenire la Madre di Dio, con inusuali parole: “piena di grazia”. Questa espressione nel linguaggio biblico ha il significato di perdonata, riscattata, graziata dalla misericordia divina. Maria, dunque, è “piena di grazia” perchè Dio l’ha preservata dalla colpa originale per divenire il Tempio, il Tabernacolo incontaminato che accoglie il Verbo incarnato. Dio, in altre parole, si è riservato, nella palude del peccato dell’umanità, “un giardino fiorito” su cui posarsi e giungere a noi. 

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Attesa appassionata della venuta del Figlio di Dio. I Domenica di Avvento

Con la prima domenica di Avvento iniziamo un anno nuovo liturgico, durante il quale celebriamo e contempliamo la figura di Cristo nella varietà dei suoi misteri. Il tempo di Avvento, della durata di quattro settimane, ha lo scopo di prepararci a celebrare la venuta del Figlio di Dio nell’umiltà della carne umana e a risvegliare l’attesa della sua ultima venuta, alla fine dei tempi.

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La regalità di Gesù ha come fine ultimo il paradiso. Solennità di Cristo Re

Oggi è l’ultima domenica dell’anno liturgico e la Chiesa celebra la solennità di Cristo re dell’universo.  

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Cristo trasforma il futuro in una gioiosa attesa. XXXIII Domenica del Tempo Ordinario

La liturgia della santa Messa, quando ormai mancano pochi giorni alla fine dell’anno liturgico, ci ricorda che oltre alla prima venuta del Figlio di Dio nell’umiltà della carne umana, ce ne sarà un’altra nella gloria alla fine dei tempi. Questa seconda venuta è chiamata dalla Scrittura: “Il Giorno del Signore”.

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La vera priorità della vita è Dio. XXXI Domenica del Tempo Ordinario

Domenica scorsa abbiamo lasciato Gesù a Gerico. Ora si trova a Gerusalemme e un maestro della legge si avvicina per sottoporgli una questione: “Qual è il primo di tutti i comandamenti’”. La domanda si comprende se si tiene in considerazione che gli studiosi del tempo avevano individuato nell’Antico Testamento ben 613 precetti, di cui 365 erano divieti e 248 precetti positivi, giungendo a distinguere tra precetti grandi e piccoli, difficili e facili. Era, dunque, necessario conoscere quali tra di questi comandamenti dovesse avere la priorità.

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La tua fede ti ha salvato. XXX Domenica del Tempo Ordinario

Il Vangelo di oggi ci porta nell’oasi di Gerico, collocata a 250 metri sotto il livello del mare. Mentre il Signore passa un cieco, di nome Bartimeo, con un grido più volte ripetuto chiede di essere guarito dalla sua cecità.

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Chi ha Dio non manca di nulla. XXIX Domenica del Tempo Ordinario

Il brano di Vangelo di questa domenica ci aiuta a scoprire l’identità di Cristo e del discepolo. I due fratelli e apostoli Giacomo e Giovanni rivolgono a Gesù una richiesta: «Concedici di sedere nella tua gloria uno alla tua destra e uno alla tua sinistra» (Mc 10,35-37). 

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L’uomo non divida quello che Dio ha congiunto. XXVII Domenica del Tempo Ordinario

Nel brano di vangelo di oggi a Gesù viene posta la questione della legittimità del divorzio. Gesù prima di rispondere fa una precisazione: il divorzio è una concessione che contraddice il disegno originario di Dio sul matrimonio. Con il divorzio, dunque, la Parola di Dio non è più accolta e messa in pratica ed emerge la pretesa da parte dell’uomo di costruirsi un progetto di vita indipendente da Dio.

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Non entrare nel regno di Dio è il fallimento totale della vita. XXVI Domenica del Tempo Ordinario

Il Vangelo di questa domenica ci presenta la risposta di Gesù a Giovanni che si lamenta perchè una persona estranea al gruppo dei dodici caccia un demonio nel Suo nome. 

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Tu sei il Cristo. XXIV Domenica del Tempo Ordinario

Nel Vangelo di questa domenica, Gesù pone ai suoi amici più intimi questa domanda: Chi dice la gente che io sia? Ed essi con semplicità riferiscono le diverse opinioni che circolano su di Lui. Gesù è considerato come un profeta, in cui appaiono caratteristiche ora di questo o di quell’altro profeta dell’Antico Testamento, fino a giungere ad Elia e alla persona di Giovanni il Battista, ucciso da Erode.

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Confidare pienamente nel Signore. XXIII Domenica del Tempo Ordinario

La liturgia della Messa di questa domenica è un invito alla speranza, a confidare pienamente nel Signore.

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La custodia del cuore. XXII Domenica del Tempo Ordinario

Nel brano di Vangelo di questa domenica ricorre diverse volte la parola “cuore”. Si tratta di un termine molto importante nella Sacra Scrittura, dove raramente indica l’organo fisico in quanto tale.

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Sorgente della vita divina. XX Domenica del Tempo Ordinario

Sono ormai diverse domeniche che la Chiesa propone alla nostra riflessione il discorso che Cristo ha pronunciato  nella sinagoga di Cafarnao, dopo il miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci.

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Maria per noi è un rifugio sicuro. Solennità dell'Assunzione

Con la solennità liturgica della Vergine Maria assunta in cielo celebriamo la redenzione totale di una creatura umana, dopo quella di Cristo. La Parola di Dio ci rivela che quando il Signore Gesù ritornerà nella gloria allora “risorgeranno coloro che sono di Cristo”.

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La vita eterna è l'orizzonte vero. XVIII Domenica del Tempo Ordinario

In ogni uomo che viene al mondo è presente una fame ed una sete che nessun cibo e nessuna bevanda materiali possono estinguere.

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Il cuore compassionevole di Gesù. XVII Domenica del Tempo Ordinario

Il Vangelo ci rivela che il cuore umano-divino di Gesù è un cuore compassionevole. E’ così attento alle necessità dell’uomo che interviene per soccorrerlo anche nelle sue necessità materiali e nei suoi bisogni primari. Gesù, dunque, vive in un profondo dialogo d’amore con il Padre suo celeste e nello stesso tempo presta grande attenzione a ciò che succede intorno a Lui, si rende presente alle vicende umane  ed entra pure nei dettagli dell’esistenza delle persone.

CNA

Il cuore della festa cristiana è la santa Messa. XVI Domenica del Tempo Ordinario

Gli apostoli hanno terminato la loro missione e si riuniscono attorno a Gesù che li aveva mandati ad annunciare il regno di Dio.  A Lui riferiscono quello che hanno detto e fatto, i successi e gli insuccessi, le fatiche e le soddisfazioni. Troviamo in questo atteggiamento dei dodici un comportamento esemplare per ogni discepolo, il quale deve rendere conto del suo operato al solo Gesù. Non sono mandati per compiacere gli ascoltatori o ricevere la loro approvazione, ma a proclamare Gesù, unico Salvatore del mondo. Ai discepoli il Signore propone il suo stesso ritmo di vita. Dopo un’intensa vita apostolica Gesù si ritirava in un luogo solitario, e là pregava. Si tratta di una pausa necessaria per distendere il corpo e lo spirito.

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La carità è la risorsa che contrasta le divisioni. XV Domenica del Tempo Ordinario

L’Evangelista san Marco ci ha già parlato della chiamata degli apostoli. I dodici erano stati scelti perché stessero con lui e per annunciare il Vangelo. Fino a questo momento essi hanno conosciuto la bellezza di stare con Gesù, ora sono mandati per vivere la seconda dimensione del discepolato, cioè l’andare, l’uscire per portare il lieto annuncio della salvezza.