Città del Vaticano , 25 June, 2021 / 9:00 AM
Il Cardinale Blaise Cupich, arcivescovo di Chicago, sarà alla guida di un team di tre “ispettori” chiamati a valutare le attività del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale. È la terza ispezione in pochi mesi chiesta da Papa Francesco, che evidentemente, in vista della riforma della Curia, ha deciso di esaminare a fondo competenze e lavoro di ciascun dicastero.
La notizia dell’ispezione, anticipata da La Croix, è stata poi confermata nella serata dal 24 giugno da Matteo Bruni, direttore della Sala Stampa della Santa Sede, il quale ha confermato “che la visita al Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale si colloca nel contesto di un normale esame dell’attività dei dicasteri, volto ad acquisire una rappresentazione aggiornata delle condizioni in cui operano”.
Bruni ha confermato che la visita “sarà guidata” dal Cardinale Cupich, ma non ha fatto accenno ad altri membri.
Questi dovrebbero essere suor Helen Alford e Pier Francesco Pinelli. La prima, domenicana, è vicerettore della Pontificia Università Angelicum, membro ordinario della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali e consultore del dicastero. Il secondo è un manager catapultato alla gestione del patrimonio teatrale italiano dopo una laurea in ingegneria, che ha lavorato come consulente anche con le società Bain and Company e Netplan Management Consulting, e che sarebbe stato – secondo voci vaticane non confermate – anche coinvolto nei piani di ristrutturazione del dicastero quando questo venne costituito partendo dai Pontifici Consigli Giustizia e Pace, Migranti, Cor Unum e Operatori Sanitari.
I tre membri della squadra sono stati scelti personalmente da Papa Francesco. Sono chiamati a valutare il lavoro di un dicastero diventato pachidermico nelle dimensioni: c’è un prefetto, il Cardinale Peter Turkson; un segretario, padre Bruno Maria Duffé; un segretario aggiunto, padre Augusto Zampini; e cinque sottosegretari: suor Alessandra Smerilli, Monsignor Segundo Tejado Munoz, padre Nicola Riccardi, a cui si aggiungono i due sottosegretari della Sezione Migranti e Rifugiati, il Cardinale Michael Czerny e padre Fabio Baggio.
Il dicastero è stato stabilito nel 2016, mentre nel 2017 ne sono stati approvati gli statuti, per un quinquennio ed ad experimentum. Mentre si avvicina la fine del quinquennio, ci si aspettano anche cambiamenti al vertice del dicastero. Il segretario, padre Bruno Maria Duffè, ha compiuto 70 anni e lascerà l’incarico per tornare in Francia. Terrà una messa di congedo con i dipendenti il prossimo 30 giugno.
Il Cardinale Turkson è prefetto del dicastero dal 2017, ma era stato presidente del Pontificio Consiglio Giustizia e Pace dal 2009. È, dunque, al terzo mandato in Curia, anche se il Papa potrebbe considerarlo solo al termine del primo mandato e rinnovarlo per un nuovo quinquennio. Secondo la bozza di riforma della Curia, infatti, ci potranno essere incarichi top in Vaticano solo per un massimo di due mandati di cinque anni.
È certo comunque che il modus operandi delle ispezioni o valutazioni è diventato consueto per Papa Francesco. La riforma della Curia, la cui promulgazione sembra essere prevista per il prossimo autunno (ma sarebbe l’ennesimo rinvio, dopo che era stata prevista per il 29 giugno prossimo), segnerà uno spartiacque per i dicasteri vaticani.
Papa Francesco ha già ordinato altre due ispezioni: quella del vescovo Claudio Maniago presso la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, terminata la quale ha nominato l’arcivescovo Arthur Roche come prefetto del dicastero; e quella del vescovo Egidio Miragoli sulla Congregazione del Clero, ancora in corso, mentre il Papa ha già nominato il vescovo coreano Lazzaro You Heung-sik come Prefetto del Dicastero.
Altri dicasteri con i prefetti in scadenza, e che dunque potrebbero essere sottoposti a valutazione, sono: la Congregazione per la Dottrina della Fede, la Congregazione dei Vescovi, la Congregazione per le Chiese Orientali, la Congregazione per l’Educazione Cattolica (cui sarà unito il Pontificio Consiglio per la Cultura). Il Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione dovrebbe invece diventare un ufficio della Congregazione della Dottrina della Fede.
Con l’incarico al Cardinale Cupich, Papa Francesco dà molta visibilità all’arcivescovo statunitense, noto per la sua linea di dissenso con la Conferenza Episcopale USA e considerato spesso in predicato di prendere un incarico in Vaticano. La missione del Cardinale, infatti, è particolarmente importante, considerando che lo stesso dicastero ha messo su, facendo seguito ad una richiesta del Papa, la Commissione Vaticana COVID 19.
Al momento, il dicastero ha uno staff di 49 persone, incluso il prefetto. Di questi, 23 sono donne (e 5 tra loro sono religiose), 12 laici e 14 membri del clero, mentre la Commissione Covid 19 ha altro personale.
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