Roma, 16 June, 2021 / 6:00 PM
Il 16 marzo 1950 spirava a Roma, presso l'Istituto Dermopatico dell'Immacolata, fra Emanuele Stablum. Il suo nome è legato alla propria missione di medico e religioso appartenente alla Congregazione dei Figli dell'Immacolata Concezione fondati da Luigi Monti.
Al religioso, oltre alla bontà e santità dell'esistenza, si deve l'opera di aver riorganizzato l'Ospedale romano portandolo, con abnegazione ed efficienza, a divenire uno dei maggiori e più importanti punti di riferimento per le malattie della pelle, nella città Eterna.
Emanuele Stablum nasce a Terzolas, in Trentino Alto Adige, il 10 giugno 1895 da una buona e religiosa famiglia. Di indole serena e di carattere aperto a quindici anni entra nella Congregazione religiosa nella quale vivrà la propria consacrazione ed il proprio ideale.
Concluso con esito positivo l'anno di noviziato il 15 agosto 1913 emette la professione religiosa ed inizia gli studi teologici per diventare sacerdote.
I superiori, vista la spiritualità della famiglia religiosa, gli chiedono di dedicarsi agli studi di Medicina e Chirurgia abbandonando l'ideale di poter diventare sacerdote.
Obbediente a questa volontà che riscrive parte del suo domani, Fra Emanuale si laurea nella prestigiosa Facoltà di Napoli.
Ciò non gli dev'essere costato poco, ma il religioso mette la volontà dei superiori come la prima regola del suo essere.
Nel 1931 inizia la propria attività professionale nell'Ospedale dell'IDI a Roma.
Tutti ne ricordano lo zelo e la bontà. Inutile parlare dei moltissimi sacrifici, fatti dal venerabile, per venire in soccorso ai tantissimi che bussavano alla porta del proprio studio.
Paziente, professionale e disponibile incarna la Regola professata vedendo nei pazienti l'immagine del Redentore tanto amato.
Religioso perfetto e padre di tutti si distingue durante la Seconda guerra mondiale per aver difeso e messo in salvo la vita di oltre un centinaio di persone, offrendogli rifugio nel nosocomio romano.
Per quest'opera il 20 novembre 2011 Yad Vashem gli conferisce l'onorificenza di Giusto fra le Nazioni. Due targhe, presso l'Istituto Dermopatico dell'Immacolata, poste nel 1992 e nel 2011 ricordano la meritoria e coraggiosa opera del religioso.
Alla propria vita ha opposto quella dei fratelli in necessità. Vero Samaritano si è preso cura degli altri in difficoltà, guardando a quella pagina di vangelo che ha illuminato il proprio cammino in quei tristi giorni durante la Seconda guerra mondiale.
Fra Stablum spira il 16 marzo 1950 a Roma ed il corpo dal cimitero del Verano è portato all'interno del suo ospedale amato in vita e sede della sua presenza anche dopo la scomparsa.
Il 10 giugno 2005 si è concluso il processo diocesano sulla sua vita.
Sua Santità Francesco per il gran bene compiuto il 24 aprile 2021 lo ha dichiarato Venerabile a lode dei moltissimi che nel religioso hanno trovato non solo un grande medico, ma l'amato pastore che si prende cura dei propri figli.
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