Città del Vaticano , 14 June, 2021 / 3:00 PM
Occorre ridisegnare “un'economia a misura d'uomo, non solo soggetta al profitto, ma ancorata al bene comune, amica dell'etica e rispettosa dell’ambiente”. Lo scrive Papa Francesco nel messaggio per la 42.ma sessione della Conferenza della Fao, in programma a Roma da oggi e venerdì. Lo sguardo del Papa è alla ricostruzione del post pandemia.
Parte da un paradosso: tre quarti di chi ha poco da mangiare è gente che produce da mangiare per il resto del mondo, i contadini che vivono in contesti rurali poveri.
Il messaggio è inviato a Michał Kurtyka, il ministro polacco del Clima e dell’Ambiente che presiede i lavori della 42.ma sessione della Conferenza Fao in programma in modalità virtuale fino al 18 giugno.
Per il Papa la crisi mondiale innescata dal Covid è opportunità per cambiare certi modelli e chiede lo “sviluppo di un'economia circolare, che garantisce le risorse per tutti, comprese le generazioni future, e promuove l'uso di energie rinnovabili, è vantaggioso”.
La pandemia dovrebbe servire ad “invertire la rotta seguita finora” investendo “in un sistema alimentare globale capace di resistere alle crisi future”.
E aggiunge che mentre, “alcuni seminano tensioni, scontri e falsità, noi, invece, siamo invitati a costruire con pazienza e determinazione una cultura di pace, che sia diretta verso iniziative che abbraccino tutti gli aspetti della vita umana e ci aiutino a respingere il virus dell’indifferenza”e quindi “approfittiamo di questa prova come un'opportunità per preparare il domani per tutti, senza scartare nessuno”.
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