In un messaggio inviato alla FAO in occasione della Giornata di Sensibilizzazione sulla Perdita e lo Spreco Alimentare, Papa Francesco denuncia il dramma del cibo diventato ormai merce di scambio, e dunque non considerato più come forma primaria di sostentamento umano, e sottolinea che “la piaga della perdita e dello spreco degli alimenti è ormai tanto allarmante e funesta come la tragedia della fame che così crudelmente affligge l’umanità”. Non solo. Il Papa risponde con forza alle teorie di controllo della crescita della popolazione per combattere la fame, sottolineando che invece il problema è piuttosto una mancanza di volontà politica, e non riguarda le difficoltà di approvvigionamento.
Il Papa invia un messaggio ai partecipanti alla 43ª sessione della Conferenza della Fao. Il messaggio è stato letto da monsignor Fernando Chica Arellano, osservatore permanente della Santa Sede presso le Organizzazioni e gli Organismi delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura.
C’è una proposta sul tavolo, di padre Bruno Ciceri, già responsabile della pastorale Stella Maris all’interno del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale: quella di istituire una giornata mondiale delle donne marittime. E sarebbe un segno di omaggio verso quelle donne che lavorano nel settore marittimo, con sacrifici enormi, perché quelli del mare sono i lavoratori che più di tutti vivono le difficoltà di una situazione precaria, lontana da casa, in balia delle situazioni atmosferiche.
Gli alimenti- scrive il Papa- sono segni concreti della bontà del Creatore e frutti della terra.
In un messaggio inviato al segretario generale della FAO Qu Dongyu per la giornata internazionale della Consapevolezza dei Rischi Alimentari, Papa Francesco invita ancora una volta a combattere la cultura dello scarto, e ricorda che il “grido degli affamati si deve sentire lì dove si prendono le decisioni”.
“Da questo incontro si levi potente un grido che esiga dalle istanze internazionali e nazionali competenti la difesa della serenità e della felicità dei bambini!” A nome di Papa Francesco, il Cardinale Parolin, Segretario di Stato vaticano, indirizza un messaggio all’Incontro Globale della FAO sull’eliminazione del lavoro minorile in agricoltura. Un messaggio che sottolinea che “l’investimento più redditizio che l’umanità può fare è la protezione dell’infanzia! Proteggere i bambini è rispettare il momento della loro crescita, lasciando che questi fragili germogli beneficino delle condizioni adeguate alla loro apertura e fioritura”.
Quattro ambiti di azione per eliminare la fame nel mondo: nei campi, nel mare, nella tavola, nella riduzione di spreco alimentare. Papa Francesco sviluppa questi campi di azione in un messaggio inviato alla FAO in occasione della celebrazione annuale della Giornata Mondiale dell’Alimentazione.
Sono gli interessi economici, “chiusi e potenti”, che impediscono la possibilità di delineare un sistema alimentario per il bene comune, solidale e votato alla cultura dell’incontro. Lo sottolinea Papa Francesco, in un messaggio al pre-summit sul Food System Summit 2021 organizzato a Roma delle Nazioni Unite. Il Papa chiede all’incontro di lavorare per realizzare il sogno di un mondo con “pane, acqua, medicine e lavoro in abbondanza”.
Occorre ridisegnare “un'economia a misura d'uomo, non solo soggetta al profitto, ma ancorata al bene comune, amica dell'etica e rispettosa dell’ambiente”. Lo scrive Papa Francesco nel messaggio per la 42.ma sessione della Conferenza della Fao, in programma a Roma da oggi e venerdì. Lo sguardo del Papa è alla ricostruzione del post pandemia.
Benedetto XVI non viene mai menzionato, anche se il suo nome aleggia nell’aria quando si parla della necessità di nuovi leader e nuovi politici cattolici – appello reiterato anche da Papa Francesco. E questo perché il seminario di studi “Costruire il presente e preparare il futuro con una leadership etica” rappresenta un allargamento delle attività della fondazione. Un programma più ampio, sottolinea padre Federico Lombardi, presidente della Fondazione, che si sta “avviando e sviluppando con ia Fondazione Templeton e l’Istituto Razon Abierta di Madrid”.
“La FAO, con gli altri agenti internazionali deve essere accompagnata dall'impegno di governi, aziende, università, istituzioni della società civile e individui.
Lo scorso 14 giugno, Federica Mogherini, Alto Rappresentante dell’Unione Europea per la politica estera, ha avuto in Vaticano il terzo incontro ministeriale con il Cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano, e con l’arcivescovo Paul Richard Gallagher, ministro per i Rapporti con gli Stati. Si è trattato di un punto della situazione, in vista del rinnovo del Parlamento e delle cariche.
Papa Francesco invia un messaggio al Direttore Generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura, José Graziano da Silva, in occasione dell’inaugurazione del decennio dell’Agricoltura Familiare delle Nazioni Unite. Un messaggio d’incoraggiamento e sostegno per il raggiungimento dell'obiettivo Fame Zero 2030 e il secondo degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030: “Sradicare la fame, raggiungere la sicurezza alimentare, migliorare la nutrizione e promuovere un'agricoltura sostenibile”.
Un pressante appello quello del Papa alla responsabilità a “non per essere catturati in piccoli calcoli che impediscono di aiutare i meno favoriti, che sono privati di ciò che è fondamentale”.
Si svolgerà giovedì mattina 8 novembre a Roma, presso la sede della Fao, la presentazione del volume “Laudato si’ – El cuidado de la casa común: Una conversión necesaria a la ecología humana”, pubblicato dall’editrice spagnola Bac, a cura di padre Federico Lombardi e Fernando F. Sánchez Campos.
“Sono sempre di più quelli che, purtroppo, fanno parte di quel numero ingente di esseri umani che non hanno nulla, o quasi nulla, da mangiare. Dovrebbe essere il contrario e, tuttavia, le recenti statistiche sono di un’evidenza sconcertante nel mostrare come la solidarietà internazionale sembra raffreddarsi. Di conseguenza, tutti siamo invitati a raddoppiare i nostri sforzi affinché a nessuno manchi il cibo necessario, in quantità e qualità”. Lo scrive il Papa nel messaggio inviato alla FAO in occasione della Giornata Mondiale dell’alimentazione.
L’appello di Papa Francesco per la situazione che si è creata al confine della striscia di Gaza è stato seguito da una dichiarazione della Santa Sede presso il Consiglio dei Diritti Umani di Ginevra.
L’appuntamento è per il 23 novembre prossimo alle 17.30 per una Veglia di preghiera nella Basilica San Pietro, per la pace in Sud Sudan e nella Repubblica Democratica del Congo
La relazione tra la fame e la migrazione può essere affrontata solo se andiamo alla radice del problema dice il Papa alla FAO e ribadisce la necessità della pace, del dialogo, della cura dei poveri e degli emarginati e la necessità della cura del creato.
I Papi e la FAO hanno ormai una abitudine consolidata a incontrarsi. A volte sono gli stessi Pontefici ad andare presso la sede romana - come Francesco oggi - altre volte sono i dirigenti e il personale dell’Agenzia ONU ad essere ricevuti in Vaticano. Ma poco importa, quello che conta è il costante dialogo e il reciproco ascolto tra la Santa Sede e la FAO.