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Un servizio di EWTN News

Sinodo dei cattolici in Germania, le associazioni invocano riforme nella Chiesa

«Abbiate fiducia che lo Spirito di Dio agisce in coloro che partecipano al Sinodo!». Con questa dichiarazione di fede nella via delle riforme – da attuarsi attraverso lo strumento del «Cammino sinodale» iniziato ufficialmente dalla Chiesa tedesca con la prima assemblea, riunitasi dal 30 gennaio al 1 febbraio 2020 a Francoforte - si chiude la lettera congiunta di cinque associazioni cattoliche tedesche, che, come dichiarano, rappresentano circa un milione e mezzo di cattolici tedeschi.

La lettera compare (da venerdì 13 novembre) nei rispettivi siti internet delle cinque associazioni, firmata dai loro presidenti: Gregor Podschun (Federazione della gioventù cattolica tedesca); Andreas Luttmer-Bensmann (Movimento dei lavoratori cattolici); Maria Flachsbarth (Federazione delle donne cattoliche tedesche); Mechthild Heil (Comunità cattolica delle donne di Germania) e la parlamentare Ursula Groden-Kranich (Opera “Kolping” di Germania).

Il documento ricorda l´incoraggiamento arrivato da Papa Francesco che, nel giugno del 2019, inviò una lettera “Al popolo di Dio pellegrino in Germania”. «La richiesta centrale del Papa – si legge nella lettera che così interpreta il messaggio del Papa - è di intendere la Chiesa come una forza, spirituale e pastorale, che porta il Vangelo nella società e lo annuncia credibilmente. Per questo serve orientamento spirituale, esperienza teologica, un nuovo modo di ascoltarsi e un dialogo aperto».

La lettera congiunta ricorda, inoltre, il punto di partenza del Cammino sinodale, individuato nella perdita di credibilità della Chiesa tedesca, conseguita alla pubblicazione, nel settembre 2018, di uno studio sugli abusi sessuali in ambiente religioso, avvenuti a danni di minori, nelle diocesi tedesche dal 1946 al 2014. Questi dati rappresentano, si legge ancora, «una sfida per la Chiesa cattolica in Germania a dare, attraverso cambiamenti strutturali e riforme, risposte alle domande esistenziali nella Chiesa. L´urgente necessità del cambiamento, che risulta da questa sfida, è al centro del Cammino sinodale».

Le cinque associazioni suggeriscono inoltre di portare all´interno della discussione sulle riforme, anche l´esperienza della Chiesa tedesca durante il periodo della pandemia di Covid-19, «senza però perdere d´occhio l´obiettivo principale del Cammino sinodale».

Infine l´invito «insistente», diretto «a tutti i membri dell´assemblea sinodale, di proseguire e portare avanti il cammino intrapreso con coraggio, energia e fiducia e in modo aperto». La lettera, che ha l´effetto di un´alzata di mano per interrompere qualcuno e dire qualcosa (Zwischenruf), ha lo scopo di richiamare l´attenzione sull´urgenza del Cammino sinodale dopo che la diffusione del corona virus e le conseguenti misure per contrastarlo ne hanno, come è ovvio, intralciato il libero svolgimento.

Il Cammino, secondo il calendario originario, si sarebbe dovuto concludere nell´ottobre del 2021, ma la riprogrammazione degli incontri ne ha differito la fine, almeno secondo le attuali previsioni, a febbraio 2022. La pandemia ha riscritto non solo il calendario, ma anche le modalità degli incontri. Lo scorso settembre si è svolta una seduta del Cammino in una forma inedita, frazionata in cinque differenti città - Berlino, Dortmund, Ludwigshafen, Francoforte e Monaco di Baviera – per evitare l´assembramento dei 230 partecipanti al Sinodo in un unico ambiente e garantire il rispetto delle norme di distanziamento sociale.

La prossima assemblea sinodale si sarebbe dovuta tenere (dal 4 al 6 febbraio 2021 a Francoforte) ancora secondo queste modalità a “distanza”. Molti partecipanti al Sinodo si sono però rifiutati di affidare decisioni importanti ad una videoconferenza. Così il comitato di presidenza ha deciso di spostare la seconda assemblea sinodale dal 30 settembre al 2 ottobre 2021. Per non interrompere l´elaborazione delle discussioni in corso, l´incontro di febbraio tuttavia avverrà, si svolgerà online, ma non verranno prese decisioni. I presidenti del Cammino sinodale, il vescovo Georg Bätzing e il professor Thomas Sternberg, hanno scritto una lettera ai sinodali per dire che la sinodalità non è solo il metodo, ma l´obiettivo: «La crisi del corona virus ci costringe a continui cambiamenti della pianificazione del cammino. Non solo nei contenuti, ma anche nelle forme andiamo a tentoni, passo per passo. Questo può essere faticoso, ma è un´autentica chance di imparare una nuova sinodalità nella nostra Chiesa, con diversi formati, velocità, processi. Una sinodalitá che speriamo rimanga, anche oltre la sfera fin qui pianificata del cammino sinodale».

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