Roma, 18 September, 2020 / 9:00 AM
Papa Francesco ha voluto consacrare la sua seconda enciclica all’ambiente. Il titolo “Laudato si'” deriva dal Cantico delle Creature di San Francesco, che loda il Signore per le sue meravigliose creature. La scelta delle parole del Santo d’Assisi non era casuale perché per il Papa lui “è l'esempio per eccellenza della cura per ciò che è debole e di una ecologia integrale, vissuta con gioia e autenticità”. L'argomento principale del documento pontificio è il legame tra la crisi ambientale della Terra e la crisi sociale dell'umanità, ossia l'ecologia integrale. L’Enciclica di Francesco ha avuto una grande eco nel mondo e ha mobilitato tante persone. Tra loro c’è anche il compositore australiano-canadese Julian Darius Revie che ispirandosi a “Laudato Si’”, alla figura di san Francesco d’Assisi e all’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite, ha ideato “La Living Chapel”. Come spiega lo stesso ideatore del progetto “Tutto è nato dall’idea di una composizione musicale ispirata alle parole del Papa nell’Enciclica Laudato Si’, quando invita l’umanità a ritrovare una serena armonia con il mondo naturale. La parola ‘armonia’ infatti per me, in quanto compositore, ha uno specifico significato tecnico che mi ha spinto verso una nuova interpretazione del suo senso. Così è nata la Living Chapel come sintesi tra musica, natura e umanità (…) Poi, quando l’idea della Living Chapel si è espansa in un movimento ecologico per piantare alberi e nuovi giardini ‘Laudato Si'’ nel mondo, questo è diventato il nostro scopo principale e la musica ne è diventata il complemento, la Living Chapel è praticamente uno strumento musicale vivente che contiene decine di still drums nati dal riciclo di barili di petrolio”.
La Living Chapel è stata progettata e costruita da una squadra internazionale guidata dall’Architetto Dr. Gillean Denny supportata da più di 100 studenti del Dipartimento di Architettura della Pennsylvania State University. Secondo Denny “La Living Chapel è una versione contemporanea della Porziuncola di Assisi, concepita sulle sue stesse proporzioni ma con una torsione che spinge le sue pareti verso l’alto ed è quasi interamente ricoperta di piante sempre verdi. Nella Living Chapel il giardino e la cappella si sono fusi in un corpo unico dando vita ad un’architettura vivente”.
La Living Chapel è stata realizzata nell’Orto Botanico di Roma, a due passi dal Vaticano, sotto la supervisione dell’Architetto Paesaggista Consuelo Fabriani con il supporto di Fabio Attorre, direttore dell’Orto Botanico. L’installazione è realizzata in alluminio riciclato. L’impianto di irrigazione è alimentato a pannelli solari e con un ciclo incessante di gocce d’acqua che nutre le piante e colpisce elementi metallici rigenerati che sono diventati strumenti musicali (still drums), generando un’armonia.
Come spiega l’architetto Fabriani “la nostra iniziativa s’inserisce anche nel progetto “The Trillion Tree Campaign” che consiste nel piantare più alberi possibili per contrastare i cambiamenti climatici. Allora vogliamo stimolare a piantare più alberi possibile: cominceremo a distribuire gli alberi in Italia a chi vuole fare un giardino ‘Laudato Si’’. Non possiamo spedirli all’estero ma abbiamo già delle segnalazioni da tutto il mondo dove vengono allestiti i Giardini. Tali giardini vengono fatti al livello statale ma anche dalle piccole realtà come associazioni e movimenti sensibili all’ambiente o perfino dalle scuole. Praticamente anche un privato può organizzare il Gardino”. In collaborazione con la Mountain Partnership, ospitata presso FAO, intorno alla Living Chapel si sta creando un movimento globale per la piantagione di nuovi Giardini Laudato Si’ nel mondo. Ma va sottolineato che la Living Chapel nasce con lo scopo di unire tutte le fedi intorno al valore comune della salvaguardia del nostro Pianeta, vuole essere un luogo di spiritualità, di riflessione, d’ispirazione per fare delle cose per l’ambiente. L’architetto ha voluto dare alla struttura le dimensioni della Porziuncola (6 x 9), luogo simbolo di san Francesco e la destinazione finale dalla Living Chapel è proprio Assisi.
Come spiega la Fabriani: “La Cappella nell’Orto Botanico di Roma è circondata da barili di petrolio adibiti a vasi, dimora temporanea di una collezione di antichi alberi da frutto ‘dimenticati’ nativi dell’Umbria donati dalla Fondazione Archeologia Arborea Onlus, e di giovani alberi forestali provenienti dall’Europa Centro-Meridionale e piante tipiche della Macchia Mediterranea. E questo è il Giardino”.
Nel progetto della Living Chapel è coinvolto il Dicastero Vaticano per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale e Global Catholic Climat Movement. Il 20 settembre per la cerimonia di piantagione degli alberi il rev. Joshtrom Isaac Kureethadam, coordinatore della sezione “Ecology and Creation” del Dicastero celebrerà la Messa accompagnato dai cori polifonici: San Giuseppe all’Aurelio diretto da Roberto Liso e Cantabo Gaudium diretto da Massimiliano Gucci.
Il testo in polacco è apparso sul settimanale “Niedziela”
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