Città del Vaticano , 02 September, 2020 / 9:50 AM
Papa Francesco parla nel Cortile San Damaso del Palazzo Apostolico Vaticano. Lo fa per la prima volta durante l'Udienza Generale di oggi, con circa 500 fedeli presenti. "Riprendiamo i nostri incontri faccia a faccia, non schermo a schermo, questo è bello", dice subito il Papa.
"L’attuale pandemia ha evidenziato la nostra interdipendenza: siamo tutti legati, gli uni agli altri, sia nel male che nel bene. Perciò, per uscire migliori da questa crisi, dobbiamo farlo insieme, tutti quanti, nella solidarietà", inizia Papa Francesco anticipando il tema dell'Udienza di oggi.
Il Pontefice non teneva udienze generali con presenza di fedeli da marzo. Una emozione che ridona ai fedeli del Papa un senso di normalità che mancava, a causa del coronavirus.
Nella sua catechesi Papa Francesco ribadische che "il principio di solidarietà è oggi più che mai necessario". "L’interdipendenza, per essere solidale e portare frutti, ha bisogno di forti radici nell’umano e nella natura creata da Dio, ha bisogno di rispetto dei volti e della terra", dice il Papa.
Papa Francesco riporta l'esempio della Torre di Babele: "Vogliamo essere padroni della Terra, ma roviniamo la biodiversità e l’equilibrio ecologico". Il Papa racconta che alcuni pescatori di San Bendetto del Tronto gli hanno raccontato di aver tolto dal mare 24 tonnellate di rifiuti e la metà era plastica.
"Cade qualche quota del mercato finanziario e la notizia è in tutte le agenzie. Cadono migliaia di persone a causa della fame, della miseria e nessuno ne parla", spiega ancora Papa Francesco.
Per Francesco diametralmente opposta a Babele è la Pentecoste. "Lo Spirito crea l’unità nella diversità, crea l’armonia. Nella Torre di Babele non c'è armonia, c'è andare avanti per guadagnare. Con la Pentecoste, Dio si fa presente e ispira la fede della comunità unita nella diversità e nella solidarietà. Una diversità solidale possiede gli anticorpi affinché la singolarità di ciascuno – che è un dono, unico e irripetibile – non si ammali di individualismo, di egoismo", chiarisce il Papa.
Per Francesco è la solidarietà "la strada da percorrere verso un mondo post-pandemia, verso la guarigione delle nostre malattie interpersonali e sociali". Perchè Francesco ripete "da una crisi si esce migliori o peggiori".
Conclude infine il Papa in questa Udienza dal Cortile di San Damaso: "Una solidarietà guidata dalla fede ci permette di tradurre l’amore di Dio nella nostra cultura globalizzata".
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