Città del Vaticano , 11 September, 2015 / 1:09 AM
“Il clima è un bene comune, oggi gravemente minacciato. E il grande nemico è l’ipocrisia”. Lo ha ribadito il Papa, stamane, ricevendo in udienza i partecipanti al Meeting Internazionale promosso dalla “Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile” su “Giustizia ambientale e cambiamenti climatici”.
Francesco ha ricordato che i cambiamenti climatici hanno un impatto pesante sulla vita delle persone: “sono i più poveri a patirne con maggiore durezza le conseguenze! Per questo la questione del clima è una questione di giustizia; e anche di solidarietà, che dalla giustizia non va mai separata. È in gioco la dignità di ognuno, come popoli, come comunità, come donne e uomini”.
Dovere dell’uomo pertanto è usare responsabilmente scienza e tecnologia. Deve restare viva la speranza di riuscire in questo compito partecipando “ad azioni che trasmettono vita, non sfoderando improbabili ricette: nessuno le ha! Piuttosto offrendo quanto ha capito al dialogo e accettando che il proprio apporto sia messo in discussione: a tutti è richiesto un contributo in vista di un risultato che non può essere che frutto di un lavoro comune”.
Al Meeting – ha proseguito il Pontefice - partecipano “esponenti di rilievo di mondi diversi: la religione e la politica, l’attività economica e la ricerca scientifica in molteplici settori, le organizzazioni internazionali e quelle impegnate nella lotta alla povertà. Per portare frutto, questo dialogo ha bisogno di essere ispirato da una visione tanto trasparente quanto ampia, e di procedere secondo un approccio integrale, ma soprattutto partecipativo, includendo tutte le parti in causa, anche quelle che più facilmente restano ai margini dei processi istituzionali”.
Necessario dunque “compiere ogni sforzo perché ai tavoli in cui si cerca il modo per risolvere l’unica e complessa crisi socio-ambientale possano far udire la propria voce i più poveri, tra i Paesi e tra gli esseri umani: è anche questo un dovere di giustizia ambientale”.
Il Papa ha poi ricordato i prossimi appuntamenti internazionali, in particolare il vertice di Parigi di inizio dicembre, che dovranno affrontare l’emergenza dei cambiamenti climatici proponendo che il “dialogo diventi un’autentica alleanza per arrivare ad accordi ambientali globali realmente significativi ed efficaci”.
La Chiesa non farà mancare il suo sostegno con la preghiera. “L’umanità – ha concluso Francesco - sappia finalmente dare ascolto al grido della terra, nostra madre e sorella, e dei più poveri tra coloro che la abitano, e prendersene cura. In questo modo la creazione si avvicinerà sempre di più alla casa comune che l’unico Padre ha immaginato come dono per la famiglia universale delle sue creature”.
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