Con la Lettera Apostolica in forma di motu proprio “Fratello sole”, Papa Francesco ha incaricato il Governatorato Vaticano e l'Amministrazione della Santa Sede a realizzare a Santa Maria di Galeria (vicino Roma) un impianto agrivoltaico
Per Papa Francesco, “la devastazione del creato è una offesa a Dio”. E per questo, in una ora definita “urgente” si appella a tutti i grandi della terra riuniti a Dubai per il COP28, la 28esima conferenza delle parti sul cambiamento climatico organizzata dalle Nazioni Unite. Dopo aver scritto l’enciclica Laudato Si alla vigilia della COP21 di Parigi, e l’esortazione Laudate Deum alla vigilia di questo appuntamento, Papa Francesco decide di spendersi in prima persona.
Sono due le sfide che il mondo affronta sulla questione del cambiamento climatico: quello di diminuire i rischi riducendo le emissioni e quella di assistere e aiutare le persone ad adattarsi a progressivi peggioramenti climatici. Papa Francesco lo sottolinea in un messaggio alla conferenza su “Resilienza delle persone e degli ecosistemi sotto stress climatico”, organizzato dalla Pontificia Accademia delle Scienze e che ha luogo il 13 e 13 luglio.
“Il Papa è una delle grandi voci della ragione e una convincente autorità morale sul tema della crisi climatica” e la sua voce oggi “è più importante che mai” di fronte alle emergenze ambientali che affliggono il pianeta.
"A nome di Papa Francesco, sono lieto di rivolgere a tutti voi un cordiale saluto e desidero assicurarvi la sua vicinanza, il suo sostegno e il suo incoraggiamento in questi giorni di intenso impegno per il vertice sul cambiamento del clima". Così inizia in un videomessaggio il Cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin in occasione del “Climate Adaptation Summit”, che si svolge online, ospitato dall'Olanda, dal 25 al 26 gennaio.
È il momento di “un cambio di passo” sul tema del cambiamento climatico, perché non si rubi alle nuove generazioni “la speranza di un futuro migliore”. In un videomessaggio al Climate Ambition Summit, Papa Francesco rinnova l’impegno della Santa Sede negli organismi internazionali per contrastare il cambiamento climatico.
Dal 5 all’8 marzo 2021, Covid permettendo, Papa Francesco sarà in Iraq per un viaggio a lungo sognato da San Giovanni Paolo II e programmato da più di un anno. Sarà il primo viaggio di Papa Francesco dall’inizio della crisi della pandemia, e ha già suscitato la reazione diplomatica del Primo Ministro del Kurdistan Barzani.
Alla Cop 25 di Madrid, la Conferenza sul Clima organizzata dalle Nazioni Unite dal 2 al 13 dicembre, verrà ancora una volta evidenziato come il pianeta si trovi dinanzi ad un bivio, chiamato a rispondere cioè entro i prossimi trent’anni a delle problematiche ambientali ormai improrogabili. Anche Papa Francesco ha voluto dire la sua, tramite un messaggio letto all’apertura dei lavori dal Cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin.
“Il fatto di ritrovarvi a Roma, dopo l’incontro dell’anno scorso, è un segno positivo del vostro costante impegno a lavorare insieme in uno spirito di solidarietà al fine di promuovere passi concreti per la tutela del nostro pianeta”. Papa Francesco esprime il suo entusiasmo nell’incontrare di nuovo i partecipanti all’Incontro promosso dal Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale con i vertici delle Compagnie Petrolifere mondiali sul tema “La transizione energetica e la tutela della casa comune”.
C’è stato anche Papa Francesco alla “Discussione sugli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile” che si è tenuta il 27 maggio presso la Pontificia Accademia delle Scienze.
Papa Francesco reitera l’impegno nel costruire un mondo senza armi nucleari, e rimarca ancora una volta la necessità di un impegno condiviso per contrastare il fenomeno del cambiamento climatico, collegandolo alla situazione delle popolazioni indiane colpite dal ciclone Okhi e alle alluvioni in Albania. Tutto questo al termine del consueto Angelus della domenica, tutto dedicato al tema del “vigilare" con cui si è cominciato l’Avvento.
Gli effetti dei mutamenti climatici, come è noto, riguardano tutti. L’impatto, però, che hanno sui Paesi più poveri e sulle popolazioni più vulnerabili, è decisamente maggiore. Negli ultimi anni, proprio a causa di queste alterazioni e delle susseguenti drammatiche condizioni ambientali, sono aumentate le migrazioni forzate di intere fette di popolazioni nel mondo.
Venti minuto di colloquio e un dono speciale per il presidente delle Figi che è stato ricevuto da Papa Francesco.
I cambiamenti climatici ancora una volta al centro delle preoccupazioni del Papa. Francesco infatti stamane ha inviato un messaggio al Ministro degli Esteri marocchino, Presidente della XXII Sessione della Conferenza degli Stati Parte alla Convenzione-Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici che si sta svolgendo a Marrakesh.
È la richiesta di un accordo sul clima “giusto e vincolante” quello che viene lanciato da Cardinali, Patriarchi e vescovi di tutto il mondo attraverso le associazioni continentali delle Conferenze Episcopali continentali. L’auspicio è che a Parigi, dove si tiene la COP21, ovvero la 21esima conferenza delle parti sul cambiamento climatico, si riesca finalmente a creare un vero cambiamento.
Papa Francesco ha ricevuto stamane, prima dell'udienza generale, i 28 Ministri dell'Ambiente dell'Unione Europea accompagnati dai Commissari Europei Karmen Vella e Miguel Arias Canato. A rappresentare l'Italia il Ministro Gianluca Galletti.
“Il clima è un bene comune, oggi gravemente minacciato. E il grande nemico è l’ipocrisia”. Lo ha ribadito il Papa, stamane, ricevendo in udienza i partecipanti al Meeting Internazionale promosso dalla “Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile” su “Giustizia ambientale e cambiamenti climatici”.
Roma sarà “capitale” del dibattito sui cambiamenti climatici per due giorni. Il 10 e l’11 settembre nell’Istituto Patristico Augustinianum si svolge il meetinginternazionale “Giustizia ambientale e cambiamenti climatici – Verso Parigi 2015”, promosso dallaFondazione per lo Sviluppo Sostenibile, con il patrocinio del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pacee del Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari, e in collaborazione con Poste Italiane. I lavori si concluderanno l’11 settembre con l’Udienza di Papa Francesco dedicata al tema della crisi climatica, che potrà essere seguita sul sito www.versoparigi2015.it.
I Sindaci delle grandi città in Vaticano i prossimi 21 e 22 luglio per discutere della correlazione tra cambiamenti climatici e nuove forme di schiavitù. L’evento è organizzato dalla Pontificia Accademia delle Scienze Sociali. I primi cittadini saranno ricevuti da Papa Francesco nella tarda mattinata del 21 luglio.
"La questione principale dell'Enciclica Laudato sì è che tipo di mondo lasceremo a chi verrà dopo di noi". Lo ha detto, in rappresentanza del Cardinale Peter Turkson Presidente del Pontificio Consiglio per la Giustizia e la Pace, Flaminia Giovannelli, Sottosegretario del medesimo dicastero nel corso della conferenza stampa di della Conferenza di alto livello “Le persone e il pianeta al primo posto: l’imperativo di cambiare rotta”