Città del Vaticano , 25 April, 2020 / 12:30 AM
Un preghiera a Maria “salvezza del popolo romano” che “sa di cosa abbiamo bisogno”. E una più articolata e lunga, sempre destinata alla Madonna, perché implori Dio “padre di misericordia” che “questa dura prova finisca. Con l’avvicinarsi del mese di maggio, Papa Francesco invia ai fedeli una lettera con due preghiere, che sono “tagliate” specificamente per le difficili circostanze della pandemia.
Nella lettera, firmata in Laterano perché il Papa vuole far risaltare il suo ruolo di vescovi di Roma, Papa Francesco ricorda la tradizione di pregare il Rosario in casa nel mese di maggio, in una dimensione domestica che siamo stati “costretti a valorizzare in questo tempo di pandemia”. Il Papa ripropone “la bellezza di pregare il Rosario in casa nel mese di maggio”, da fare insieme o personalmente, ma sempre “in semplicità”.
Quindi, Papa Francesco offre i testi delle due preghiere che lui stesso reciterà ogni giorno nel mese di maggio, e sottolinea che “contemplare insieme il volto di Cristo con il cuore di Maria, nostra Madre, ci renderà ancora più uniti come famiglia spirituale e ci aiuterà a superare questa prova”.
Papa Francesco annuncia che lui pregherà per tutti, “specialmente per i più sofferenti” e chiede preghiere.
Nella prima preghiera, il Papa si affida a Maria, “Salute dei malati” e “Salvezza del popolo romano”, che sa “di che cosa abbiamo bisogno e siamo certi che provvederai perché, come a Cana di Galilea, possa tornare la gioia e la festa dopo questo momento di prova”.
Papa Francesco chiede quindi alla “Madre del Divino amore” di aiutare tutti a “conformarci al volere del Padre e a fare ciò che ci dirà Gesù, che ha preso su di sé le nostre sofferenze e si è caricato dei nostri dolori per condurci, attraverso la croce, alla gioia della risurrezione”.
Infine, chiede alla Madre di Dio di “non disprezzare le suppliche di noi che siamo nella prova, e liberaci da ogni pericolo, o Vergine gloriosa e benedetta”.
Nella seconda preghiera, Papa Francesco chiede aiuto a Maria “nella presente situazione drammatica, carica di sofferenze e di angosce che attanagliano il mondo intero, ricorriamo a Te, Madre di Dio e Madre nostra, e cerchiamo rifugio sotto la tua protezione”.
Papa Francesco chiede alla Vergine di volgere agli uomini “i tuoi occhi misericordiosi in questa pandemia del coronavirus, e conforta quanti sono smarriti e piangenti per i loro cari morti, sepolti a volte in un modo che ferisce l’anima”, sostenendo “quanti sono angosciati per le persone ammalate alle quali, per impedire il contagio, non possono stare vicini e infondendo “fiducia in chi è in ansia per il futuro incerto e per le conseguenze sull’economia e sul lavoro”.
Papa Francesco chiede alla Madonna di implorare Dio “che questa dura prova finisca e che ritorni un orizzonte di speranza e di pace”, e di chiedere a Gesù come a Cana di “di confortare le famiglie dei malati e delle vittime e di aprire il loro cuore alla fiducia”.
Il Papa pone inoltre “i medici, gli infermieri, il personale sanitario, i volontari che in questo periodo di emergenza sono in prima linea e mettono la loro vita a rischio per salvare altre vite” sotto la protezione della Vergine, e chiede lei di accompagnarli e di essere accanto “a coloro che notte e giorno assistono i malati e ai sacerdoti che, con sollecitudine pastorale e impegno evangelico, cercano di aiutare e sostenere tutti”.
Il Papa prega anche la Vergine che illumini “le menti degli uomini e delle donne di scienza, perché trovino giuste soluzioni per vincere questo virus”, e che assista “i Responsabili delle Nazioni, perché operino con saggezza, sollecitudine e generosità, soccorrendo quanti mancano del necessario per vivere, programmando soluzioni sociali ed economiche con lungimiranza e con spirito di solidarietà”.
“Maria Santissima – prosegue la preghiera - tocca le coscienze perché le ingenti somme usate per accrescere e perfezionare gli armamenti siano invece destinate a promuovere adeguati studi per prevenire simili catastrofi in futuro”.
Quindi, il Papa chiede alla Madonna di far “crescere nel mondo il senso di appartenenza ad un’unica grande famiglia, nella consapevolezza del legame che tutti unisce, perché con spirito fraterno e solidale veniamo in aiuto alle tante povertà e situazioni di miseria”.
Infine, il Papa prega che la Vergine incoraggi la “la fermezza nella fede, la perseveranza nel servire, la costanza nel pregare”, e abbracci “tutti i tuoi figli tribolati e ottieni che Dio intervenga con la sua mano onnipotente a liberarci da questa terribile epidemia, cosicché la vita possa riprendere in serenità il suo corso normale”.
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