Mosca, 10 April, 2020 / 1:00 AM
È cominciato il giorno dell’annunciazione, il 25 marzo, e terminerà l’anno prossimo con un pellegrinaggio in Terrasanta alla vigilia della stessa ricorrenza, lo speciale anno giubilare che la Chiesa Cattolica in Russia ha dedicato a Maria, Madre della Parola di Dio.
Qualcosa cambia con il coronavirus, cui è stato trovato positivo anche il vescovo Clemens Pickel. Ma gli eventi dovrebbero essere questi: un pellegrinaggio di una copia dell’Icona della Madre di Dio di Fatima nelle parrocchie cattoliche di Russia e nelle case dei fedeli; meditazioni di preghiera per entrare nel mistero della Sacra Scrittura; e infine, appunto, il pellegrinaggio, per portare l’icona a Gerusalemme.
Il senso di questo speciale anno giubilare per la Chiesa Cattolica in Russia è spiegato in un documento firmato dai vescovi della Conferenza Episcopale Russa. I vescovi spiegano che, nel momento in cui Maria riceve l’annunciazione, diventa “la Madre di Dio e la Madre della Parola”, ovvero del Verbo che secondo il Vangelo di Giovanni è venuto ad abitare in mezzo a noi.
La Beata Vergine – sottolineano– è “un modello per noi per ascoltare la parola di Dio” e per questo “vogliamo dedicare quest’anno alla Madre della Parola per ascoltare la Parola di Dio, accettarla e portarla in vita”.
E questo perché “Maria è un esempio della meditazione sulla Parola di Dio vivente nel silenzio dei nostri cuori”, e il silenzio “non è l’assenza di parole, ma la presenza dell’Unica Parola”
I vescovi in Russia chiedono, quindi, ai fedeli di impegnarsi ad “apprezzare più profondamente i tesori della Sacra Scrittura” attraverso la Santa Messa, le omelie, le iniziative pastorali, le liturgie della Parola e delle lectiones divinae, aggiungendo alla lettura della Parola di Dio quella dei Padri della Chiesa. Una raccomandazione che diventa importante specialmente in tempo di coronarvirus, quando i fedeli non possono nemmeno partecipare alla Messa domenicale.
I vescovi spiegano anche la genesi della celebrazione. Un parrocchiano russo è stato in pellegrinaggio a Nazareth, e, tornato, ha sottolineato al suo parroco che lì ci sono mosaici su Maria da tutto il mondo , ma nessuno di questi veniva dalla Russia. E per questo si è pensato di creare un mosaico e di collocarlo in un posto già assegnato allo scopo sul territorio della Basilica dell’Annunciazione a Nazareth.
L’evento avverrà il prossimo 25 marzo, durante il pellegrinaggio. Ma i vescovi hanno pensato che la sola collocazione dell’immagine non sarebbe bastata, doveva essere accompagnata da una serie di iniziative spirituali.
L’icona della Beata Vergine di Fatima su viene modellato il mosaico sarà portata di casa in casa, vi resterà sette giorni e durante quel tempo si raccoglieranno donazioni per fabbricare l’icona e la sua installazione. I vescovi vogliono, infatti, che l’icona di Nazareth sia un “dono per i cattolici russi”.
I vescovi notano che ci sono in Russia molti santuari sulla theotokos, la Madre di Dio, ma non c’è una immagine della Vergine venerata tradizionalmente da tutti i cattolici. Da qui, la scelta di una icona della Madonna di Fatima, chiamata “L’unità di te”, proveniente dalla parrocchia di Tsarkoye Selo a San Pietroburgo.
L’icona è stata scelta per tre ragioni. La prima: “perché i fenomeni di Fatima hanno portato alla consapevolezza che la fede in Russia è importante non solo per i cristiani locali, ma anche per il destino di tutto il mondo moderno. Nella caduta del regime ateo, vediamo l’opera della provvidenza di Dio”.
La seconda è che l’icona a San Pietroburgo “è ampiamente venerata in Russia e all’estero”.
La terza è il nome stesso dell’icona, “l’Unità di Te”, perché “la venerazione della Beata Vergine unisce le Chiese cattolica e ortodossa”. L’intenzione è insomma quella di fare un pellegrinaggio ecumenico. E, dato che la celebrazione avrà un carattere biblico, “crediamo che questa volta la Beata Vergine Maria sarà in grado di avvicinarci al mondo protestante”.
Vale la pena ricordare che la profezia di Fatima parlava anche della venuta del regime comunista in Russia, e che la Vergine chiedeva la consacrazione della Russia al Cuore Immacolato di Maria. I vescovi di Russia sottolineano che scegliere una icona della Madonna di Fatima per venerare la Madre della Parola, ma che in fondo “poiché il Figli odi Dio è la parola di Dio, qualsiasi immagine della Madre di Dio è allo stesso tempo immagine della Madre della Parola”.
I vescovi sottolineano che comunque la Madonna di Fatima ha tutte le caratteristiche per essere considerata Madre della Parola, proprio perché le apparizioni di Fatima sono collegate alla Bibbia.
Prima di tutto, perché le apparizioni di Fatima sono “rivelazioni private”, che sono intese di migliorare, non integrare la comprensione della Parola, e ciò “significa che il contenuto di autentiche rivelazioni private dovrebbe sempre guidare i credenti a leggere la Bibbia, studiarne l'interpretazione, che è stata fatta nella Chiesa per molti secoli e ascoltare la voce dell'Insegnamento della Chiesa oggi”.
Secondo: i fenomeni di Fatima sono connessi all’Apocalisse biblica, e questo è evidenziato dal fatto che l’icona evidenzia particolarmente il Cuore Immacolato di Maria, non rappresentato fuori dal corpo, perché non accettato dai canoni ortodossi, ma invece rappresentato in maniera simbolica, con la scritta cuore circondata da una corona di spine.
Ma – notano i vescovi – “l'immagine del Cuore di Maria è anche nella Bibbia”, e per questo “grazie alla nostra preghiera, saremo in grado di sentire il bisogno di paragonare i nostri cuori al Cuore Immacolato di Maria, in modo da mantenere anche le parole di Dio nei nostri cuori, riflettere su di esse e portarle in vita”.
Il terzo aspetto è dato dalla Preghiera del Santo Rosario, richiesta incessantemente da Maria a Fatima, e il Rosario “ha lo scopo non solo di chiedere o glorificare il Signore, ma anche di penetrare sempre più in profondità nella vita di Cristo, studiare la sua parola e dare così una risposta cristiana nella nostra vita ai problemi e alle domande che sorgono”.
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