Città del Vaticano , 02 April, 2020 / 9:00 AM
“Abbiamo bisogno gli uni degli altri affinché tutti insieme possiamo supplicare Dio misericordioso, tramite l’intercessione di san Giovanni Paolo II, per la cessazione della pandemia di coronavirus” afferma il cardinale Stanisław Dziwisz, incoraggiando tutti ad unirsi nella preghiera il 2 aprile, nel XV anniversario della morte di Giovanni Paolo II. Il segretario personale di Papa Wojtyła invita tutti all’unione spirituale alle 21.37 del 2 aprile e il segno di questa unione potrebbe essere una candela accesa sulle finestre delle nostre case.
"Quando 15 anni fa san Giovanni Paolo II stava partendo per la casa del Padre nella basilica di san Pietro in Vaticano, nelle chiese e nelle cappelle di tutto il mondo, nelle piazze e nelle strade della città c'è stata una grande veglia di preghiera di milioni di cuori umani. Le nostre strade e i nostri templi erano pieni del sussurro silenzioso delle persone in preghiera che in quei giorni volevano stare insieme ed anche uniti al Papa morente per accompagnarlo con il loro amore e quindi ringraziarlo per il dono della sua vita e santità”, così nella conversazione con l’agenzia di stampa polacca KAI il segretario di Giovanni Paolo II ha ricordato i giorni della dipartita terrena di Papa Wojtyła. Il Cardinale ha detto che il Papa si rendeva conto che “se ne andava circondato da una grande famiglia, come un padre tra bambini amorevoli", invece noi “ci siamo sentiti orfani, ma cercavamo di farci coraggio a vicenda e cercare consolazione in Dio, che è la fonte della vita”.
Il cardinale Dziwisz chiede di unirsi in preghiera giovedì 2 aprile, alle 21.37, per chiedere a Dio, tramite l'intercessione di Giovanni Paolo II, la fine della pandemia di coronavirus. "Chiedo a tutti voi, cari fratelli e sorelle, che possiamo unirci di nuovo con Giovanni Paolo II nel XV anniversario della sua partenza per la casa del Padre. Vi chiedo affinché non manchi a nessuno in questa comunità spirituale il 2 aprile alle 21.37. Che la nostra preghiera di affidamento salga nel Cielo”.
L’ex segretario di Giovanni Paolo II propone di recitare in quel momento l'atto di affidamento alla Divina Misericordia, che lui stesso ha recentemente pronunciato nel santuario di Łagiewniki, nella cappella di santa Faustyna Kowalska:
“Dio Onnipotente, dinnanzi alla pandemia che ha colpito l'umanità, rinnoviamo con zelo l'atto di affidamento di San Giovanni Paolo II alla tua Misericordia Divina. A te, Padre Misericordioso, umilmente affidiamo il destino del mondo e di ogni persona.
Ferma questa pandemia di coronavirus. Benedici tutti coloro che lavorano intensamente affinché i malati vengano curati e proteggi i sani dalle infezioni. Dona salute a tutte le persone colpite, infondi pazienza a coloro si trovano in quarantena ed accogli i defunti nella tua casa celeste. Rafforza il senso di responsabilità di tutte le persone in salute, affinché veglino su sé stessi e sugli altri, per il bene dei bisognosi. Rafforza la nostra fede, la relazione con Cristo, tuo Figlio, che è diventato uomo per noi ed è con noi ogni giorno. Effondi il tuo Spirito sulle nazioni e sul mondo intero, affinché coloro che lottano contro la malattia siano uniti nel lodare Te, Creatore dell'universo, combattendo con cristiana fortezza il virus del peccato che distrugge i cuori umani.
Eterno Padre, per la dolorosa passione e risurrezione di Tuo Figlio, abbi pietà di noi e del mondo intero. Maria, Madre della Misericordia, prega per noi. San Giovanni Paolo II, Santa Faustina e tutti i Santi, pregate per noi. Amen.”
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