Il 19 marzo 1998, nella solennità di San Giuseppe, Giovanni Paolo II celebrò una Messa che ebbe un particolare significato.
A Pietra Ligure si trova uno dei santuari dedicati alla Madonna del Soccorso.
Lo scorso 8 agosto, a Roma all’età di 98 anni è morto a Roma il più anziano dei membri del Collegio Cardinalizio, il card. Josef Tomko.
Il 27 aprile il card. Stanislaw Dziwisz ha compiuto 83 anni. Ma per lo storico segretario personale, prima del cardinale Karol Wojtyla, poi di Giovanni Paolo II, il compleanno di quest’anno è stato celebrato in un periodo particolare della vita del Cardinale.
Un Papa che ha cambiato il mondo, che ha avuto l’impatto dei grandi leader. Un Papa che può essere considerato tra i padri della Polonia. Ma soprattutto, un Papa che aveva “una incrollabile fede in Dio” e che anche in tempi difficili “non ha mai perso la convinzione della grandezza e della dignità dell’uomo, non ha mai rinunciato alla speranza”. Così il Cardinale Stanislao Dziwisz, arcivescovo emerito di Cracovia e per decenni segretario di San Giovanni Paolo II, descrive il Papa polacco nel centenario della sua nascita.
“Abbiamo bisogno gli uni degli altri affinché tutti insieme possiamo supplicare Dio misericordioso, tramite l’intercessione di san Giovanni Paolo II, per la cessazione della pandemia di coronavirus”
La Chiesa Greco Cattolica? Una Chiesa “purificata come l’oro nel crogiolo della sofferenza”, segno di speranza per una Ucraina libera, che lotta contro l’aggressione e sanguine a causa della Guerra nelle zone orientali, ma costruisce il suo futuro tra nazioni libere e sovrane”.