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Sant'Alfonso Maria de Liguori e Le Visite al Santissimo Sacramento

In questi giorni in cui il Coronavirsu sta limitando, non poco, la vita dei cittadini è bello ricordare che ci sono anche dei momenti di preghiera e di riflessione personale, nella Città eterna.

Il parroco della Chiesa Pontificia di San Gioacchino in Prati, padre Pietro Sulkowski, ha mantenuto l'Adorazione eucaristica giornaliera - seppure a porte chiuse - che, già, si praticava, con devozione ed assiduità, in questo tempio caro ai romani.

La parrocchia, nata come un regalo delle varie nazioni del mondo per il Giubileo sacerdotale di Papa Leone XIII, ha come scopo specifico quello della venerazione del Pane eucaristico.

Ciò è testimoniato dai numerosi dipinti, al suo interno, che ricordano tale pratica e dall'ostensorio che troneggia dalla cupola della chiesa romana.

Sant'Alfonso Maria de Liguori, fondatore della Congregazione del SS.mo Redentore che, da sempre, officia i sacramenti nella parrocchia del rione Prati, fu un grande innamorato dell'Eucarestia e di questa pratica liturgica.

Da giovane, prima di essere ordinato sacerdote, trascorreva le ore davanti al Santissimo, esposto in adorazione.

Per questo sacramento compose, anche, una canzoncina spirituale dal titolo Fiori felici voi. Nel testo, il santo loda le piante in quanto hanno la possibilità di sostare, notte e giorno, davanti a Gesù sacramentato.

Le persone del quartiere che lo vedevano, così assiduo, in preghiera, non furono sorpresi quando un giorno videro l'ex avvocato, salire sul pulpito a predicare.

In onore di questa devozione scrisse diversi testi, tra cui il più conosciuto fu Le Visite al Santissimo Sacramento ed a Maria santissima.

L'opera, composta nel 1745, nacque come una ricca raccolta di meditazioni, per i novizi della sua Congregazione, ma visto il bene che il libretto compì, Monsignor de Liguori si decise a diffonderlo, anche, ai molti devoti che gli chiedevano di averlo.

Le letture si meditavano davanti al Santissimo esposto, ed aiutavano il fedele ad entrare in quella realtà che sa di cielo, in quanto è presenza reale di Dio sul mondo.

Lo schema dell'opera è semplice: trentuno meditazione al Sacramento ed alla Madonna accompagnano il lettore, nel cammino mensile.

Fra le molte riflessioni viene evidenziato il senso dell'Amore Redentivo del Figlio di Dio, che è voluto rimanere accanto all'umanità, così bisognosa di misericordia.

Il testo, come tutti quelli scritti dal santo, aiuta a pensare ma di più a pregare, con parole semplici ma che vanno dritte al cuore, in quanto nate dalla penna di un innamorato, oltre che di un teologo.

L'opera, nel corso della storia, ha avuto oltre duemila edizioni ed ancora oggi, è attualissima in quanto l'amore non invecchia mai.

Ed in questo momento, è bello che la comunità si possa raccogliere intorno al Cristo, rimasto nel tabernacolo, per rimanere vicino all'uomo, soprattutto, nei momenti in cui la Sua presenza può  rendere il cammino meno duro.

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