Città del Vaticano , 09 March, 2020 / 7:30 AM
"In questi giorni offrirò la Messa per gli ammalati di questa epidemia il coronavirus, i medici, gli infermieri, i volontari che aiutano tanto, i famigliari, per gli anziani che stanno nelle case di riposo, per i carcerati rinchiuso, preghiamo insieme questa settimana, questa preghiera forte al Signore: Salvami, o Signore, e dammi misericordia. Il mio piede è sul retto sentiero. Nell’assemblea benedirò il Signore".
Papa Francesco ha deciso che la celebrazione quotidiana delle 7.00 nella cappella della sua residenza Casa Santa Marta venga trasmessa streaming per tutte le famiglie italiane che stanno soffrendo a causa dell'epidemia del coronavirus. E così, questa mattina, puntuale, il Pontefice introduce la celebrazione con un pensiero e la richiesta di pregare forte.
Dopo la drastica decisione di sospendere tutte le Messe in Italia fino al 3 aprile, proprio per contrastare l'epidemia sempre più forte e contagiosa, Francesco entra nelle case di tutti i fedeli ogni mattina presto e nell'omelia odierna affronta il tema del peccato partendo dalla prima Lettura del profeta Daniele: "E' una confessione del peccato. Il popolo riconosce che ha peccato, Signore sei stato fedele con noi, ma noi abbiamo peccato, abbiamo operato da empi, siamo stati ribelli, non abbiamo obbedito ai tuoi servi ai profeti".
"E' una confessione dei peccati - dice il Papa nell'omelia -riconoscere che abbiamo peccato e quando noi ci prepariamo a ricevere la Confessione dobbiamo fare un'esame di coscienza. Questo riconoscere il peccato non è solo un elenco dei peccati, non è giusto fare questo, sarebbe come fare un elenco delle cose che devo fare o avere, ma rimane nella testa. Una vera confessione dei peccati deve rimanere nel cuore. Ci vuole un passo, un passo in più che è la confessione delle nostre miserie ma dal cuore. Quando io riconosco che ho peccato e questo lo sento nel cuore, ci viene questo sentimento di vergogna. La vergogna per i nostri peccati è una grazia, dobbiamo chiederla, Signore io mi vergogno".
"Quando noi abbiamo il ricordo e la memoria dei peccati che abbiamo fatto e la vergogna questo tocca il cuore di Dio. Vergognarsi delle cose brutte e cattive che abbiamo fatto. Chiediamo oggi la grazia della vergogna", conclude il Papa nell'omelia.
Fino ad oggi Francesco non aveva voluto che l’intera liturgia da Casa Santa Marta fosse resa disponibile. L'appuntamento per questa settimana è ogni mattina alle 7.
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